Sale nel cibo

Data Pubblicazione: 25/05/2016

Sale nel cibo

sale nel cibo SALE NEL CIBO Il sale nascosto nei nostri cibi: riconoscerlo per evitarlo

Un consumo responsabile di sale è necessario per preservare la propria salute: attenzione però a quello "invisibile".
L'eccessivo consumo di sale può implicare molteplici effetti negativi sulla nostra salute quali ipertensione, patologie legate all'apparato cardiocircolatorio, ictus e ritenzione idrica. Un dato preoccupante è rappresentato dal cosiddetto sale "invisibile", ovvero quello contenuto di per sé in alcuni alimenti, capace di aumentare inconsapevolmente in maniera progressiva il quantitativo quotidiano di sale in un individuo ed esporlo dunque ai rischi di salute sopra menzionati.
Questo tema è stato trattato ampiamente durante la settimana mondiale dedicata alla riduzione dei consumi di sale, conclusasi lo scorso 6 marzo. In base ai dati forniti dalla "Società Italiana di Nutrizione" è evidente che si è ancora parecchio lontani dall'obbiettivo prefissato dall'Oms, equivalente ad un consumo quotidiano di sale inferiore ai 5 grammi, pari a 3 grammi di sodio. La quantità media giornaliera di sale consumato da un italiano adulto infatti si aggira attorno ai 9 grammi, quasi il doppio, equivalente a ben due cucchiaini.
La maggior parte del sodio fornito al nostro organismo, circa il 60%, proviene dai cibi conservati, in cui è presente sotto forma di semplice sale o di composti di sodio, come ad esempio il nitrato di sodio, il bicarbonato di sodio o il glutammato. Ma quali sono gli alimenti che ne contengono di più? Secondo l'American Heart Association al primo posto abbiamo i prodotti da forno, come il pane, che può contenere sino a 230 mg di sodio, già il 15% dell'apporto giornaliero consigliato. Segue la carne lavorata come gli insaccati e la carne cotta preconfezionata, come il roastbeef ed il tacchino. In questi cibi infatti il sale è utilizzato come conservante e può raggiungere i 1.050 mg per porzione. Anche la pizza possiede un discreto quantitativo di sale: si parla in media di 760 mg, oltre ad un alto apporto calorico. Il pollo arrosto delle rosticcerie e i prodotti precotti a base di pollame possono arrivare a contenere sino a 600 mg di sodio. Anche le zuppe in scatola e quelle liofilizzate non scherzano: possono contenerne sino a 940 mg.
Come evitare allora il sale nascosto?
In generale sarebbe consigliabile evitare i cibi preconfezionati o almeno leggere attentamente le etichette riportate sulle confezioni per informarsi circa il quantitativo di sale, optando per quei prodotti che ne hanno meno di 0,3 grammi ogni 100 grammi. Un altro consiglio utile inoltre sarebbe quello di utilizzare in sostituzione spezie ed erbette aromatiche per i condimenti dei cibi.
Superare le dosi consigliate di sale, come si è visto, è molto facile: basta però una maggiore accortezza per quanto riguarda la scelta dei cibi, preferendo sempre alimenti freschi a quelli confezionati e precotti.
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Pubblicata il 25/05/2016

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