Le verze, o cavolo verza

Data Pubblicazione: 09/11/2016

Le verze, o cavolo verza

Le verze, nome scientifico Brassica Oleracea Sabauda, sono una verdura che fa parte della famiglia delle Crucifere: conosciute anche come Cavolo Verza o Cavolo Milano, si differenziano dal Cavolo Cappuccio per la presenza di foglie grinzose e increspate con nervature molto marcate. E’ una pianta biennale con radice non profonda, foglie grandi: il clima ideale è tendente al freddo con discreta umidità. Può essere conservato fino a 10 gradi sotto zero, riuscendo quindi a resistere nei campi durante l’inverno se non troppo rigidi.

La Verza è una pianta come molteplici qualità benefiche: ricca di fibre e povera di grassi, è il cibo ideale per chi ha voglia di perdere peso (appena 27 calorie ogni 100 grammi), ma non solo. Tra le proprietà della verza, infatti, possiamo elencare:

il contributo nel tenere sotto controllo il colesterolo,

le proprietà depurative e rimineralizzanti,

quelle antinfiammatorie

e ancora il contributo nel tenere in perfetta forma il sistema cardivascolare,

le proprietà anti-invecchiamento.

La presenza di isotiocianati, che stimolano la produzione da parte delle cellule di bioenzimi capaci di contrastare in maniera molto efficace la produzione di DNA, rende la Verza un alimento capace di proteggere dal tumore ai polmoni; grazie,invece, alla presenza di fitoestrogeni, tale verdura è indicata per la prevenzione del tumore al seno e alla prostata; infine, grazie a polifenoli, carotenoidi, indoli e sulforano la Verza è indicata per la prevenzione dei tumori all’apparato digerente.

Cenni Storici

La Verza ha origine soprattutto nell’area Mediterranea ed era presente sulle tavole già all’epoca dell’antica Roma: a quel tempo era utilizzata prima dei pasti per rendere più agevole l’assorbimento dell’alcol. La storia delle verze presenta anche alcune curiosità: una è legata alla Cassoeula, un piatto tipico della cucina lombarda, realizzato proprio con verza e scarti di maiale. La storia narra che fu un ufficiale spagnolo, ai tempi della dominazione ispanica a Milano, a introdurlo nel nostro paese: l’ufficiale si innamorò di una donna, che prestava servizio presso una nobile famiglia, e come ‘gesto d’amore’ le insegnò a preparare tale pietanza. La donna, a rischio licenziamento, ripropose la ricetta ai propri datori di lavoro e riuscì a salvare il posto: da allora la Cassoeula divenne uno dei piatti più popolari nella Regione Lombardia.

Come conservarle

La Verza è una verdura resistente che può essere conservata in diversi modi:

In frigorifero: se la si vuole conservare fresca, si può riporre la verza in frigorifero per qualche giorno. Il consiglio è di avvolgerla in un foglio di pellicola dopo averla lavata e fatta asciugare per bene. In questo modo potrà essere conservata fino ad una settimana.

Nel freezer: altro modo di conservare le verze è congelarle. In questo caso occorre, dopo averle lavate, farle sbollentare in acqua salata per qualche minuto (aggiungere aceto o limone per evitare che l’odore si sparga in casa). Dopo averle scolate, si possono passare in acqua fredda per bloccare la cottura e quindi inserite in sacchetti di plastica e messi nel freezer. In questo modo le verze potranno essere conservate fino a 12 mesi.

Sott’olio: Una volta lavata la verza, va tagliata a listarelle e lasciata marinare per 24 ore in una ciotola con sale. Successivamente le listarelle vanno strizzate per bene e poi riposte in una ciotola ricoperte di aceto per un altro giorno. A questo punto bisogna tornare a strizzare per bene la verza, poi bisogna condirla con timo, origano, pepe e olio e inserirla in una barattolo, facendo attenzione a pressarle bene. Ricoprire tutto con olio e chiudere il barattolo.

Come cucinarle

Le verze possono essere utilizzate in vari modi. Tale verdura può essere mangiata cruda all’insalata ma non solo. Si possono cuocerle al vapore o al forno, oppure utilizzarle come ripieno.

Varietà di preparazione delle verze

Ideali come insalate, le verze possono essere inserite in numerose ricette: dai minestroni agli involtini non mancano certo le possibilità di utilizzare questa benefica verdura in varie pietanze. Dai primi ai secondi, passando per i contorni con una squisita verza saltata con capperi e olive. Senza dimenticare la tipica ricetta lombarda, la Cassoeula: da leccarsi i baffi!

Pubblicata il 09/11/2016

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