Pulire le piovreper potersi gustare questo mollusco, dal sapore tra i più apprezzati a tavola. La piovra o polpo è uno degli alimenti adatti alla dieta mediterranea visto la bassa presenza di grassi. Per sceglierlo fresco occorre fare attenzione al colore, che deve essere brillante, e al profumo (deve sentirsi l’odore del mare). Ma come pulire la piovra o polpo?
Come pulire le piovre
Il primo passaggio è sciacquarla sotto un getto di acqua corrente: con le mani strofiniamo la testa e i tentacoli. Dopo aver asciugato il polpo con carta da cucina, adagiamolo sul tagliere e con un coltello andiamo ad incidere la sacca all’altezza degli occhi. Eliminiamoli e togliamo anche il becco incidendo con un coltellino intorno alla bocca. Arrivati a questo punto battiamo la carne del polpo utilizzando un martelletto e un batticarne per circa dieci minuti, in modo da rompere le fibre e intenerire la carne.
Nuovo risciacquo e poi estraiamo le interiora dalla sacca, lavandola con attenzione. Laviamo anche testa e tentacoli per rimuovere la patina liscia che è presente, pulendo con attenzione anche le ventose dove potrebbe nascondersi qualche residuo di sabbia. Abbiamo quindi visto il procedimento completo per pulire le piovre: una volta terminato possiamo passare alla cottura. Quindi in una pentola alta, portiamo a ebollizione l’acqua: immergiamo quindi i tentacoli in acqua bollente, poi tiriamoli fuori; ripetiamo questa operazione 4-5 volte in modo da far arricciare i tentacoli. Fatto ciò, possiamo immergere l’intera piovra in acqua e farla cuocere: il tempo di cottura dipenderà dalla grandezza del polpo, in media 20 minuti ogni 500 grammi. Una volta terminata la cottura, riprendiamo la guida su
come pulire la piovra: scoliamo il polpo e adagiamolo su un tagliere. Quindi possiamo iniziare a separare con un coltello testa e tentacoli. Ora, in base anche alla ricetta che dovete preparare, potete tagliare i tentacoli e, se volete, eliminare la pelle. Potete anche tagliare la testa della
piovra, sempre in base alla ricetta che avete intenzione di fare.
Pubblicata il 06/02/2019
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