La
senape, conosciuta nel mondo della cucina quasi esclusivamente come una salsa, è in realtà una specie vegetale: nata in Asia,fa parte della famiglia delle crucifere. Costituita da un fusto alto circa un metro, con foglie ovali e punta dentellata: proprio queste, altamente aromatiche, sono raccolte ed utilizzate sia in cucina che per scopi curative. Sempre a livello culinario si utilizzano anche i semi per la realizzazione di creme alimentari.
Proprietà nutrizionali della senape
La
senape piantacontiene un’elevata quantità di sali minerali: dal fosforo a sodio e potassio, ma anche magnesio, selenio e zinco. Importante anche la presenza di vitamine ed aminoacidi: da segnalare la presenza delle vitamine A,B, C, E, K, J e dei carotenoidi. Le sono riconosciute proprietà antiossidanti, cardio-toniche, ma anche lassative, disintossicanti e depurative; la senape è utile anche contro i dolori reumatici ed è indicata come un alimento che può avere effetti positivi a livello del cuore. Attenzione però: grandi quantità di senape, infatti, possono causare problemi al sistema sanguigno e ai reni; segnalate anche infiammazioni dell’apparato digerente. Proprio per questo si consiglia di mangiarla non in grande quantità.
Cenni storici della senape
Quando si parla di senape si parla di una pianta conosciuta all’uomo da circa tremila anni. Gli indiani già la utilizzavano e furono anche loro portarla in Europa. In epoca romana aveva un duplice utilizzo: come pianta curativa e come spezia.
Varietà di preparazione in cucina
Ed eccoci in cucina, dove la senape è usata soprattutto come base per realizzare creme aromatiche. Qualche esempio? La vinaigrette, ottima per dare sapore a
secondi piatti di carne e pesce. Non si può non fare un cenno al
pollo alla senape, così come la presenza di questo ingrediente nel cocktail di scampi o ancora nel carpaccio di bresaola. Infine, la senape è anche presente in ricette esotiche.