Formato di pasta tipicamente pugliese, le
orecchiette sono inconfondibili per la loro forma. Dal nome si può facilmente intuire che questo tipo di pasta richiami l’aspetto di un piccolo orecchio. Le sue origini sono rintracciabili anche in Basilicata, oltre che in Puglia: qui possono assumere anche altri nomi come ad esempio fiaffioli o chiancarelle.
La grandezza delle orecchiette è circa quanto un pollice di una mano: la presenza di una cupola bianca con superficie ruvida è il segno distintivo. Una particolare forma di orecchiette sono gli strascinati: in questo caso però manca proprio la cupola. Per realizzare questo formato di pasta gli ingredienti sono farina di grano puro, sale e acqua.
Proprietà delle orecchiette
Dal punto di vista nutrizionale le orecchiette non differiscono più di tanto dagli altri tipi di pasta. Realizzati con semola di grano duro, acqua e sale (in alcuni casi può essere aggiunto anche olio EVO) sono da consumare con parsimonia in caso di diabete mellito di tipo 2, ipergliceridemia e da chi è in sovrappeso.
Cenni storici
Una curiosità storica arriva dal luogo di nascita di questa pasta che è considerata anche un simbolo culinario del nostro paese. Ebbene nonostante ciò qualcuno fa nascere le orecchiette in Francia, in particolare in Provenza. Proprio da qui partirono a bordo di nave mercantili per arrivare sulle coste sud-orientali dell’Italia nel XIII secolo, dove erano utilizzate dalle famiglie nobiliari della contea di Angiò che all’epoca dominavano nel sud Italia. Proprio gli angioini avrebbero coniato il nome di orecchiette.
Varietà di preparazioni in cucina
Piatto tipico con questo formato di pasta sono sicuramente le
orecchiette con cime di rapa, ma non mancano anche le alternative come ad esempio le
orecchiette con broccoli, magari accompagnati anche da una salsiccia. Per le
orecchiette ricette sono sicuramente tante: ad esempio ci sono quelle con
cozze e carciofi ma anche le
orecchiette con crema di funghi.