Fallimento Pizza Hut per colpa del coronavirus
Data Pubblicazione: 02/07/2020
Fallimento Pizza Hut: c’è uno spiraglio per la riapertura
Troppo tardi perché negli ultimi anni le vendite di Pizza Hut erano in netto calo, mentre in grande aumento erano i debiti di Npc. Circa un miliardo di dollari la cifra complessiva che la società deve ai creditori con i quali è già stata avviata una trattativa per la ristrutturazione del debito. Importante sottolineare come la richiesta del Chapter 11 potrebbe lasciare uno spiraglio per la non chiusura di tutti i punti vendita. Grazie alla normativa americana, infatti, sarà possibile continuare ad operare, quindi a servire pizze, una volta ristrutturato il debito.Potrebbe quindi nascere una nuova era per Pizza Hut, ma intanto non resta altro da fare che registrare il fallimento di un marchio nato nel 1962 e capace di allargarsi a macchia d’olio nel corso degli anni. Il coronavirus fa danni anche per le grandi catene, quindi, mentre in Italia non sono pochi i ristoratori in gravi difficoltà dopo aver dovuto chiudere l’attività per oltre due mesi a causa del lockdown. Gli strascichi di un periodo che faremo fatica a dimenticare ma che, speriamo, siamo ormai definitivamente alle spalle, almeno qui in Italia.