Cosa hanno in comune le diete che funzionano? E’ l’università di Yale che ha provato a rispondere mettendo ordine alle centinaia di diete che vengono reclamizzate. Un business miliardario dal quale difendersi per preservare il proprio fisico. Scopriamo allora cosa ha evidenziato la ricerca dell’Ateneo americano sulle diete che funzionano.
Le caratteristiche delle diete che funzionano
Questi piani alimentari hanno alcuni aspetti in comune: in primo luogo prevedono alimenti naturali e non processati. Inoltre, una buona dieta rappresenta uno stile alimentare che può essere seguito a lungo, rappresenta un’educazione ad una sana alimentazione che poi può essere protratta per il resto della vita e non soltanto per un determinato periodo.
Ancora, le diete che funzionano hanno un quantità molto limitata di zucchero raffinato. Inutile ricordare gli effetti negativi che ha sul nostro organismo: ridurlo significa aumentare il nostro benessere non solo fisico, ma anche mentale.
Ovviamente nelle diete che funzionano una parte predominante ce l’hanno le verdure. Più ancora della frutta (in alcuni piani alimenti limitata), la verdura è super consigliata: mangiarla fa stare bene.
In tutto questo, appare chiaro che le diete che funzionano non promettono miracoli: niente chili persi tutti in un colpo, ma un dimagrimento graduale, correggendo gli errori nell’alimentazione e promuovendone una sana.
Per ottenere questo risultato è importante puntare sulla qualità del cibo più che sulla quantità. Bisogna scegliere alimenti sani che non significa esclusivamente biologici. Ad ogni modo, per una
dieta che funziona è opportuno anche limitare i grassi trans e quelli vegetali industriali. I primi sono ormai comunemente riconosciuti come i peggiori possibili, in quanto artificiali e capaci di provocare infiammazioni e malattia cardiovascolari. I secondi, invece, sono da limitare in quanto associati a infiammazioni e ossidazione. Da preferire, invece, l’olio extravergine di oliva, riconosciuto universalmente come uno degli alimenti da inserire in una
dieta sana.
Pubblicata il 05/11/2020
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