Cosa sono gli specialty coffee
Data Pubblicazione: 14/07/2019

Si parte dalla semina e dalla coltivazione di questa varietà di Arabica che deve essere raccolta e lavorata in maniera appropriata: in pratica in questo caso il coltivatore dovrà mettere in primo piano la qualità piuttosto che la quantità. Poi tocca alla valutazione della qualità: in questo caso, in base al metodo di degustazione del protocollo SCA, il chicco di caffè deve ottenere un punteggio superiore agli 80 per essere definito specialty.
Cosa sono i specialty coffee
Si arriva quindi alla terza fase, quella della tostatura: in questo caso occorre utilizzare attrezzature e procedimenti standardizzati e di elevata qualità per ottenere l’ormai famoso specialty coffee. Finito qui? Niente affatto perché entriamo a questo punto nella fase forse più importante: l’estrazione. Qui entra in scena il barista che dovrà trattare questo tipo di caffè in maniera adeguata per non trasformarlo in un normale caffè da banco.La nascita di questa definizione può essere fatta risalire al 1974: la prima bozza fu poi perfezionata da Erna Knutsen sul Tea & Coffee Trade Journal; in questo caso specialty coffee divenne il termine per definire un settore che stava rinascendo ed espandendosi. Caffè speciali perché ogni microclima rende unico il profilo aromatico dei caffè che venivano lì coltivati e prodotti. Poi arrivò la Specialty Coffee Association of America a dare ufficialità a questo concetto con i specialty coffee divenuti una realtà.