Difficile pensare al
caffè solubile come la scelta migliore nel paese dell'espresso. Eppure gli ultimi dati parlano del
caffe solubile come di una tendenza in aumento. Grandi tazze con acqua calda e polverina da mischiare dentro: una scena da film fino a qualche tempo fa in Italia, ma sempre più frequente oggi nel Belpaese.
Così anche le aziende si sono date da fare con l'esplosione di tante varianti, come il
caffè verde solubile, il
caffè ginseng solubile e tante altre. Ma cos'è questo caffè solubile? Come va consumato? Cerchiamo di scoprire qualcosa di più su questo prodotto che si sta diffondendo sempre di più in Italia.
Caffè solubile, come è fatto
Partiamo proprio dalle basi. Il caffè solubile è caffè senza la sua parte acquosa. In pratica il caffè è preparato in grandi caldaie piene di acqua. Successivamente l'acqua è fatta evaporare e il liquido ricavato è inserito in un cilindro dove arriva aria calda, così da far evaporare l'acqua restante. Il risultato sarà una polvere che altro non è che il caffè solubile.
Diverso il procedimento per ottenere il
caffè liofilizzato. In questo caso prima di far evaporare l'acqua, si surgela tutto e poi si taglia in granuli successivamente riscaldati. Quando questi sono seccati, sono pronti ad essere confezionati.
Caffè solubile, come usarlo
Molti dubbi ci sono su questi prodotti. E' lecito domandarsi se il
caffè solubile fa male. In realtà la quantità di caffeina è simile a quella del caffè normale (una tazza ne contiene tra i 30 e i 90 milligrammi, contro gli 85 di una tazzina di espresso). Anche le altre sostanze sono presenti in quantità simili: dagli antiossidanti al potassio, dal magnesio alla vitamina B3. Per quanto riguarda le calorie, senza zucchero in una tazza ne sono contenute 4. Il
caffè istantaneo o solubile può essere usato anche per preparare dei dolci come uno squisito tiramisù oppure per bevande estive o per riscaldarsi un po' durante il freddo invernale.
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