Venerdì Santo è il giorno del digiuno: si ricorda la via Crucis e la crocefissione di Gesù anche evitando grandi mangiate a tavola. Tradizione vuole che durante questa giornata si evita quanto meno di mangiare carne e dolci, ma non tutti rispettano questa prescrizione. Se il menu del venerdì santo è tutto a base di pesce, c’è chi non riesce proprio a rinunciare a gustare qualcosa di dolce anche in questo particolare giorno. Ma quali sono i
dolci per il venerdì santo? Ovviamente non ne esistono di specifici, anche se qualche ricette dedicata proprio al periodo della Quaresima non manca. Ad esempio in Italia, i biscotti quaresimali sono molto apprezzati: si tratta di biscotti diffusi in Toscana, così come in Puglia o Campania. Leggenda vuole che a inventare questi biscotti siano state le monache di un convento tra Firenze e Prato due secoli fa: furono loro a dargli la forma di lettere dell’alfabeto a simboleggiare la parola del Vangelo.
Dai quaresimali agli hot cross buns: i dolci del venerdì santo
Dall’Italia all’Inghilterra dove c’è un altro tipo dolce che porta con sé un simbolo della Pasqua: parliamo degli
hot cross buns, ricetta tradizionale inglese che solitamente viene preparata nei giorni prima di Pasqua. Sulla loro superficie viene creata una croce (con glassa di zucchero oppure di mandorle o ancora con una crema pasticcera) perché questi dolci simboleggiano proprio la crocefissione. Si racconta che, se appesi in cucina, possano proteggere dal fuoco e siano capaci di mantenersi intatti fino all’anno seguente. Questi i dolci che possono essere mangiati il venerdì santo se la voglia è tanta - soprattutto quest’anno che già stiamo in un certo senso espiando i nostri peccati con l’isolamento – e ci si vuole concedere una piccola infrazione alle prescrizioni religiose senza troppi sensi di colpa.