Sembra davvero incredibile eppure ci sono anche le
fobie alimentari. Abbiamo parlato della
sitofobia, cioè la paura del cibo in generale, ma c’è anche chi ha una paura collegata ad un particolare alimento. Possiamo trovare accostamenti bizzarri, timore assurdi ma che possono condizionare l’alimentazione e la vita delle persone.
Ad esempio una delle fobie alimentari più diffusa è la turofobia, cioè la paura del formaggio: è soprattutto l’odore ad attivarla, ma anche sapore e colore non sono da meno. Per chi ne soffre la soluzione è stare lontano da qualsiasi tipo di formaggio, un po’ come chi soffre di bananafobia e deve stare alla larga da questo frutto.
Ma una delle fobie alimentari più complicate da superare è la lycopersicoa fobia, cioè la paura del pomodoro (nome scientifico Solanum Lycopersicum). Ansia e panico si scatenano in chi soffre di questa patologia alla semplice vista dei pomodori. Ma non solo frutta e verdura, ci sono anche le fobie che riguardano carne e pesce. Nel primo caso si parla di carnofobia, nel secondo di ichthyphobia: evitare gli alimenti in questione è una necessità per chi ne è affetto.
Le più strane fobie alimentari
Dovrà rinunciare al vino chi soffre di oenofobia, mentre è costretto a stare lontano da qualsiasi tipo di bevanda alcolica chi deve convivere con la metifobia. Ma ci sono fobie anche più strane come all’alliumfobia, la paura dell’aglio, oppure l’arachibuytrofobia, la paura del burro di arachidi che nasce dal timore che possa attaccarsi al palato in maniera definitiva. Il quadro delle fobie alimentari conta anche la lachanofobia: in questo caso a far paura è tutto il mondo vegetale e quindi chi ne soffre sarà impossibilitato a mangiare (o anche solo avvicinarsi) a verdura e frutta. E restando in tema di cibo, non è una
fobia alimentare, ma sicuramente a tavola rappresenta un problema: la koutaliaphobia, la fobia dei cucchiai.