DPCM 18 ottobre, cosa cambia per bar e ristoranti: orari e restrizioni

Data Pubblicazione: 19/10/2020

Cosa cambia per bar e ristoranti

Arriva il nuovo DPCM per ridurre il contagio. Il Governo ha approvato la stretta per la seconda ondata di coronavirus e in conferenza stampa il Premier Giuseppe Conte ha spiegato gli interventi previsti. Nuove norme per mettere fine all’impennata di contagi che da settimane ormai tocca anche l’Italia. Il nostro Paese finora ha visto le nazioni vicine essere messe peggio, ma anche da noi si sta assistendo ad un incremento importante di nuovi positivi e soprattutto di ricoverati, sia in regime ordinario che in terapia intensiva. Domenica si sono sfiorati i 12mila nuovi contagiati ed allora, dopo una lunga trattativa anche con le Regioni, l’esecutivo ha deciso per una parziale stretta.

DPCM 18 ottobre, cosa cambia per bar e ristoranti: orari e limitazioni

Ovviamente attenzione centrata anche al settore della ristorazione che prevede alcune restrizioni, magari non molto limitative come previsto. Cosa cambia quindi per bar e ristoranti? Entrambi potranno restare aperti fino alle ore 24 (salvo misure regionali più restrittive, ad esempio in Campania) ma facendo soltanto servizio al tavolo. Per quel che riguarda, invece, la consumazione non al tavolo lo stop è anticipato alle ore 18.
Molto importante anche un’altra norma prevista: i tavoli potranno essere massimo da sei persone. Inoltre, ogni locale dovrà affiggere un cartello con indicato il numero massimo di persone che potrà contenere contemporaneamente, capienza che ovviamente dovrà tenere conto delle regole del distanziamento. Consentito l’asporto sempre fino alle 24, mentre per le consegne a domicilio non ci sono limiti di orario: via libera quindi ai migliori food delivery. Confermata la possibilità di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo le autostrade.
Queste le novità in tema di ristorazione che sarà in vigore da oggi con il DPCM firmato da Conte: il provvedimento, che sarà illustrato in settimana in Parlamento, creerà non poche difficoltà ad un settore già in crisi, ma il premier ha assicurato dei ristori per le attività che subiranno perdite.

Pubblicata il 19/10/2020

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