Le
reginette sono un particolare formato di pasta realizzato con farina di grano duro, acqua e sale: la loro origine è da rintracciare in Campania, precisamente a Napoli. Pasta lunga (circa 26 cm) e con uno spessore di poco superiore al centimetro, la sua particolarità è nell’arricciatura presente alle estremità che resta ben marcata anche dopo la cottura.
Conosciuta anche come mafaldine, in passato erano chiamate fettuccelle ricce o anche manfredi: il cambio di nome si deve alla principessa Mafalda di Savoia. Fu proprio in suo nome che questa pasta venne nominata appunto mafaldine o reginette. Anche perché l’arricciatura sui lati ha la forma del merletto che caratterizzava gli eleganti abiti della regina.
Una delle caratteristiche più apprezzate delle
reginette, pastaideale per sughi anche elaborati, è rappresentata proprio dalla consistenza che si ottiene grazie all’arricciatura esterna: questa dona un maggiore spessore rispetto a quello centrale e questa irregolarità esalta il gusto dei condimenti.
Proprietà delle reginette o malfadine
Questo particolare tipo di pasta non è poi così differente dal punto di vista dei valori nutrizionali dagli altri formati, come è ovvio che sia. Le calorie per 100 grammi sono all’incirca 350, poi ci sono i carboidrati: 70 g. Pochissimi grassi e fibre, ma ovviamente il tutto condizionato anche dal condimento con il quale le si accompagnano.
Varietà di preparazioni in cucina
Le
mafaldine sono ottime accompagnate da condimenti di carne ma non solo: un classico sono le reginette con ragù e
ricotta, ma questo formato di pasta è adatto a qualsiasi sugo anche molto elaborato, proprio a ricordare i banchetti regali di un tempo. Ottime con il pomodoro, le reginette sono deliziose anche con l’abbinamento con un formaggio dal gusto forte come può essere il caciocavallo. Impossibile non nominare tra le ricette delle mafalde anche un condimento con funghi oppure un sugo bianco a base di formaggio fuso.