Con il termine
provola si intende un formaggio realizzato con latte vaccino. Ne esistono diverse varianti a seconda se la pasta sia cotta o semicotta: realizzata con il latte crudo, ha una forma molto caratteristica. Il suo nome secondo gli esperti deriva da pruvatura o pruvula: si tratta di termini che venivano utilizzati per indicare gli assaggi di pezzi di formaggio da parte dei componenti del Capitolo. Si tratta di un gruppo religioso che andava in pellegrinaggio al monastero di San Lorenzo in provincia di Caserta: il legame con la Campania di questo formaggio è decisamente stretto così non è un caso che la provola compare nel presepe napoletano già nel XVII secolo.
Come già accennato esistono diverse varietà e tipologie, molto legate anche al territorio: così non sorprende se ogni regione ha il suo tipo di provola e ne prevede la realizzazione con tecniche diverse. Ad esempio possiamo trovare il Provolone Valpadana con marchio DOP (prodotto d’origine protetta) oppure la provola di Agerola, la
provola affumicatae ancora tante altre varietà. Ad ogni modo la provola, che non deve essere confusa con la scamorza, presenta una pasta bianca elastica e morbida: a differenza della mozzarella non si ha quella sensazione di ‘sciogliersi in bocca’ e sempre rispetto a quest’ultima è lasciata maturare fino a 10 giorni.
Proprietà provola
La provola è sicuramente un formaggio molto grasso e calorico e anche per questo non è consigliato un suo utilizzo eccessivo, soprattutto per chi ha problemi di peso.
Varietà di preparazione in cucina
La provola a tavola può essere servita come semplice formaggio, ma è anche utilizzabile in numerose ricette: una volta cotta diventa filante ed è ottima per andare ad insaporire primi e secondo piatti. Ad esempio in alcuni casi può essere sostituita a mozzarella e fiordilatte sulla pizza, oppure andare a creare dei gustosi rustici o ancora essere usata per la deliziosa
pasta, patate e provola oppure per degli sfiziosi
muffin.