Formaggio grasso a pasta semicruda, la
fontinavanta il marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta): la sua nascita risale al XIII secolo e la produzione è concentrata soprattutto in Valle d’Aosta. Con acidità naturale, la fontina viene realizzata con il latte intero di vacca che deve essere munto da non più di due ore. Fondamentale, infatti, lavorare il latte prima della coagulazione: nel processo di lavorazione della fontina è prevista una stagionatura di 4 mesi. Dalla forma rotonda, questo formaggio ha una crosta sottile, di colore marrone, mentre la pasta presenza un color giallo paglierino. Caratteristica fondamentale della fontina, inserito tra i migliori formaggi del mondo, il suo sapore dolce.
Proprietà della fontina
Sicuramente parliamo di un formaggio calorico, visto che è realizzata con latte vaccino intero: presenta grassi saturi ma assicura anche un elevato apporto di vitamine e proteine dall’elevato valore biologico. Tra gli aspetti da considerare anche la presenza elevata di colesterolo: proprio per questo se ne sconsiglia il consumo in chi soffre di ipercolesterolemia, è in sovrappeso o ha problemi cardio-circolatori. Sconsigliato anche a chi soffre di pressione alta, in quanto ricca di sodio, ha un numero discreto di sali minerali, calcio e fosforo su tutti. La
fontina in gravidanza è preferibilmente da evitare in quanto si tratta di un formaggio che non è cotto completamente: la cottura del latte arriva ad una temperatura che non supera i 36° e quindi non c’è la certezza che tutti i batteri siano stati debellati.
Valori nutrizionali 100 g di fontina:
Kcal 389
Proteine 25,6 g
Carboidrati 1,55 g
Zuccheri 1,55 g
Grassi 31,14 g
Saturi 19,196 g
Monoinsaturi 8,687 g
Polinsaturi 1,654 g
Colesterolo 116 mg
Fibra alimentare 0 g
Sodio 800 mg
Alcol 0 g
Come conservare la fontina
Questo formaggio va conservato in frigorifero, coperto con la pellicola per alimenti: anche nel caso in cui si venga a formare un po’ di muffa sulla superficie, la fontina può essere consumata. Basterà eliminare le parti in questione e il resto del formaggio potrà tranquillamente essere mangiato.
Varietà di preparazioni
La
fonduta di fontina è uno dei modi in cui questo formaggio può essere utilizzato in cucina. Ottimo, ovviamente, se gustato a solo, sia in invitanti stuzzichini durante l’antipasto che come secondo, non fa peggior figura se utilizzato per la preparazione di timballi, involtini o anche come condimento per piatti di pasta. Infatti, la fusione avviene a 60°C rendendo ottimo questo formaggio per un gustoso piatto di gnocchi o un sfizioso toast. Ottima anche la
zuppa di cipolle e fontina.