Data Pubblicazione: 02/11/2016
Ogni anno il 2 novembre, c'è l'usanza per i defunti di andare al cimitero... Ecco per voi la rubrica : Due novembre origine e significato Il 2 novembre cade la Commemorazione dei Defunti: si tratta di un rito antico, diffuso in tutto il mondo. Ma quali sono le origini e il significato della commemorazione dei defunti? La festa dei morti è una ricorrenza cattolica che segue la celebrazione di tutti i Santi: contrariamente a questa, da calendario non è un giorno festivo, anche se è vissuto come tale da tutti i cittadini. Il colore liturgico per tale commemorazione è il viola, lo stesso utilizzato per i funerali, ma in realtà tale festa nella ritualità con la quale è celebrata in Italia non ha affatto un significato di tristezza, tutt’altro. Secondo il rito romano nel caso in cui il 2 novembre cada di domenica, la Festa dei Morti dovrà essere celebrata il giorno successivo. Le origini della Festa dei Morti non sono certe: la commemorazione dei defunti può essere fatta risalire a un rito bizantino che veniva celebrato il sabato precedente la domenica della Sessagesima (due settimane prima dell’inizio della Quaresima). Per la Chiesa latina, invece, si pensa che la Festa dei Santi sia stata introdotta da Sant’Odilone di Cluny nel 998: l’abate sentì un pellegrino parlare di un’isola dove era possibile ascoltare le anime del purgatorio chiedere di pregare per liberarle e decise che il 2 novembre dovesse essere celebrato in tutti i monasteri il giorno dei morti. Tale rito i estate poi con il passare degli anni e dal XIII secolo divenne una ricorrenza celebrata da tutta la Chiesa Cattolica. Ma c’è chi fa risalire la celebrazione dei morti del 2 novembre al periodo del Diluvio universale, di cui si parla nella Genesi: secondo tale tradizione, la Festa dei Morti nacque proprio per celebrare le stesse persone che Dio aveva condannato come rituale per esorcizzare la paura di nuovi eventi simili. Nella Genesi il Diluvio cadde il 17esimo giorno del secondo mese che corrisponde approssimativamente al nostro novembre. Durante la commemorazione dei defunti si prega per le anime dei morti. Il significato della Festa dei Morti è da rintracciare nelle credenze popolare che collegano la celebrazione dei defunti al ritorno delle anime dei morti sulla terra: proprio per questo, visto il lungo viaggio che i defunti sono costretti a compiere per ritornare tra i vivi, in quasi tutte le regioni d’Italia la festa dei Morti ha anche un aspetto prettamente culinario. Ad esempio a Roma da tradizione il 2 novembre di dovrebbe consumare il pasto vicino alla tomba di un familiare defunto. A Napoli, invece, è tipico donare il torrone dei morti, dolce che come forma assomiglia ad una bara, decisamente dolce da gustare con il ripieno di cioccolato e le nocciole ad insaporirlo ancora di più. Ma la festa dei Morti è diventata anche la festa dei bambini: così sull’Argentario c’è l’usanza di realizzare grandi tasche sui vestiti dei piccoli orfani, in modo che tutti possano metterci qualche offerta (cibo o denaro); sempre qui si lasciano delle scarpette sulle tombe dei bambini morti perché la notte del 2 novembre si crede che le loro anime tornino tra i vivi. In Sicilia i bambini ricevono dolci e giocattoli in dona nella festa dei Morti. Rito comune in tutta Italia è la visita al cimitero per andare a trovare i propri cari defunti. Se volete realizzare di persona del torrone, ecco alcune ricette che potrebbero interessarvi :
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