Chiusa la
pasticceria Cavalletti a Roma. Un colpo per gli amanti della
Millefoglie più famosa di Roma: niente più triplo piano con crema chantilly, niente più aroma di marsala, niente più il dolce che dal 1951 a ieri era diventato un marchio della Capitale. Una pasticceria storica che non è riuscita ad arrivare ai settant’anni di attività: il 69esimo è stato caratterizzato dal coronavirus e dalla crisi che ha messo fine all’attività della storica pasticceria. Un locale noto persino alla Regina Elisabetta. Leggenda vuole, infatti, che la sovrana d’Inghilterra si facesse spedire ogni anno la
millefoglie di Cavalettidirettamente a Buckingham Palace per assaporarne il fantastico gusto. Come la regina fosse arrivata a tale delizia non è dato sapere. Quel che si sa è che da marzo, con l’inizio del lockdown, le saracinesche sono state abbassate e non si sono alzate più.
Perché ha chiuso la pasticceria Cavalletti a Roma
La decisione è arrivata durante il periodo del coronavirus e sembra che sia definitiva. Eppure parliamo di una pasticceria che è inserita tra le cinque migliori d’Italia. Non è bastato per andare avanti. Forse servirà a qualcosa la rivolta social nata subito dopo che si è diffusa la notizia della cessata attività. E’ partita anche una raccolta di firme per chiedere una riapertura, magari sotto una nuova gestione. Chissà se la mobilitazione colpirà nel segno o dovremo dire effettivamente addio ad un dolce pezzo di storia italiana. La cucina e la pasticceria fanno sicuramente parte della nostra vita e perdere dei frammenti di storia, dei locali iconici come la pasticceria Cavalletti fa sempre un certo effetto. Resta la ricetta della millefoglie per provare a replicare un successo che era riuscito a conquistare anche la regina d’Inghilterra. E non è certo poco.