Chiusa l'antica pizzeria da Michele Milano: cosa è successo

Ha fatto scalpore la chiusura de L’Antica Pizzeria da Michele di Milano: un provvedimento arrivato dal Comune di Milano con l’interdittiva antimafia adottata dal prefetto Renato Saccone. Una chiusura che ha destato clamore nel mondo della gastronomia italiana e sulla quale la società L’Antica Pizzeria Da Michele in The World ha diramato un comunicato stampa per fare chiarezza su quanto avvenuto.
Nella nota, firmata dall’amministratore della società, si legge che “la scrivente società comunica che il provvedimento adottato dal settore di competenza del Comune di Milano, che ha determinato la chiusura del locale commerciale “L’Antica Pizzeria da Michele” non la vede destinataria. Il provvedimento, infatti, riguarda la società “Fornace Milano srl”, che gestisce il locale di Milano, legata a L’Antica pizzeria da Michele in the world da un rapporto di franchising”.

Quando riapre l’Antica pizzeria da Michele Milano

Nel testo si spiega come “gli affiliati, seppur licenziatari del marchio, sono totalmente autonomi ed indipendenti dalla società della famiglia Condurro. La società L’antica pizzeria da Michele in the world srl è comunque convinta del buon operato dei propri partner, confidando nella positiva risoluzione della vicenda”. Un comunicato quindi con il quale lo storico marchio delle pizzeria napoletana tende a prendere le distanze da quanto accaduto, pur rimanendo in attesa dell’evolversi della vicenda che vede coinvolto il locale - in franchising – di Milano.
L’Antica Pizzeria Da Michele Milano intanto resta chiusa e non si hanno ancora notizie in merito ad una possibile riapertura: la stessa direzione del locale milanese ha pubblicato sui proprio canali social un avviso nel quale si comunica la chiusura della pizzeria senza però specificare le motivazioni, né tantomeno entrare nei dettagli dei tempi di riapertura.
Intanto è arrivato il comunicato dell’azienda L’Antica Pizzeria Da Michele in The World con il quale la famiglia Condurro ha voluto fare chiarezza sul proprio coinvolgimento nella vicenda, in attesa delle prossime novità.

Pubblicata il 18/02/2020