Pulire la lavanda: come usarla in cucina
Data Pubblicazione: 20/04/2020

Pulire la lavandaper poterla utilizzare in cucina in numerose e profumate ricette. Già perché questa pianta ha un aroma e un profumo molto intenso, ideale – ad esempio – per la preparazione di dolci ma non solo. Prima di poterla però utilizzare in cucina, occorre ovviamente sapere come si pulisce: per prima cosa occorre sapere che di questa pianta possiamo utilizzare due parti, le foglie e i fiori. Le prime dal sapore molto più delicato, i secondi con un aroma molto più intenso e quindi vanno utilizzati con moderazione.
Oltre che fresca, la lavanda può anche essere utilizzata in cucina come infuso: il risultato saranno delle tisane o uno sciroppo alla lavanda che garantiscono grandi proprietà benefiche. La pianta, infatti, è conosciuta come un potente rilassante: riduce l’ansia, migliora l’umore, con il suo effetto antidepressivo, ma è anche un rimedio per sintomi come cefalea, nevralgia e palpitazioni. Un vero toccasana che può essere coltivato anche da sé, oltre che acquistato.
Abbiamo quindi visto come utilizzare la lavanda in cucina: fresca, fiori o foglie, essiccata. Possibile anche essiccarla in casa: per farlo occorre procedere però in maniera molto rapida una volta raccolta (al mattino presto!); si creano dei mazzetti con gli steli e li si appendono a testa in giù in un luogo fresco e all’ombra; quindi bisogna attendere che la lavanda si secchi.
Pubblicata il 20/04/2020
Pulire la lavanda fresca o essiccata
Nel caso dei fiori, il loro utilizzo in cucina è solitamente correlato a piatti dolci e per attenuare il loro profumo è preferibile stemperarlo in latte tiepido per qualche minuto: si avrà così un aroma più delicato, mentre il latte non andrà buttato via ma usato per impastare. Le foglie, invece, sono ottime per ricette salate: ad esempio tritate possono andare ad insaporire un gustoso risotto, rendendo questo piatto davvero particolare.Oltre che fresca, la lavanda può anche essere utilizzata in cucina come infuso: il risultato saranno delle tisane o uno sciroppo alla lavanda che garantiscono grandi proprietà benefiche. La pianta, infatti, è conosciuta come un potente rilassante: riduce l’ansia, migliora l’umore, con il suo effetto antidepressivo, ma è anche un rimedio per sintomi come cefalea, nevralgia e palpitazioni. Un vero toccasana che può essere coltivato anche da sé, oltre che acquistato.
Abbiamo quindi visto come utilizzare la lavanda in cucina: fresca, fiori o foglie, essiccata. Possibile anche essiccarla in casa: per farlo occorre procedere però in maniera molto rapida una volta raccolta (al mattino presto!); si creano dei mazzetti con gli steli e li si appendono a testa in giù in un luogo fresco e all’ombra; quindi bisogna attendere che la lavanda si secchi.