Robiola

Data Pubblicazione: 27/04/2020

Robiola

Formaggio a pasta molle e a breve stagionatura, la robiola è un prodotto tipicamente italiano, più precisamente del Nord Italia. Uno dei Paesi più noti per la produzione di questo alimento è Roccaverano, in provincia di Asti. Le robiole possono essere prodotte attraverso l’utilizzo di latte vaccino, caprino, pecorino o misto. Dalla forma cilindrica o quadrata, presenta una crosta praticamente inesistente: la pasta è molla, spalmabile, di color bianco. Il gusto è molto delicato, con un aroma che nella sua dolcezza ricorda il latte.
Nella produzione della robiola, il latte viene addizionato con caglio animale dopo l’inizio del processo di acidificazione e ad una temperatura tra i 18 e i 24°C. Quindi lasciato a riposo alla stessa temperatura per circa 8-36 ore; successivamente si trasferisce la cagliata in appositi stampi e si lasciano lì fino a 48 ore, girandoli periodicamente in modo da favorire lo spurgo del siero. Si passa quindi alla fase di salatura che avviene a secco. Il prodotto viene lasciato maturare per tre giorni dalla messa negli stampi.
Il nome robiola per alcuni deriva dal Comune di Robbio (Pavia) dove era prodotto già nel XVI secolo, per altri invece deriva da rubrum per via della crosta che assume una colorazione rossastra. Ne esistono diverse varianti come la robiola osellaoppure quella di Roccaverano.

Proprietà della robiola

Questo formaggio garantisce molte calorie, anche se in quantità inferiore rispetto ad altri latticini stagionati. Caratterizzato dalla presenza di lipidi, apporta una grande quantità di colesterolo. Senza fibre è indicato per chi soffre di patologie metaboliche o ha un rischio cardiovascolare elevato. Viceversa, la presenza di acidi grassi saturi, colesterolo, sale e l’apporto di un numero elevato di calorie, ne consiglia un uso moderato a chi soffre di ipertensione, ipercolesterolemia o è in sovrappeso. Adatto invece in soggetti in accrescimento e per chi è a rischio osteoporosi.

Varietà di preparazioni in cucina

Eccoci in cucina, dopo la robiola può essere utilizzato semplicemente come formaggio spalmabile su una semplice fettina di pane, come dei crostini con creme di peperoni e robiola. Ottima per la preparazione di antipasti o per andare ad accompagnare verdure o zuppe, ideale anche come farcitura per paste o soufflé: un esempio è il risotto con carciofi e robiola oppure la torta salata con robiola e salsa di piselli.

Pubblicata il 27/04/2020

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