Liquore nato in Dalmazia, il
maraschino presenta un sapore dolce che deriva dall’utilizzo per la sua preparazione della prunus cerasus, l’amarena. Preparato incolore, con una gradazione alcolica del 30%, solitamente è commercializzato in bottiglie realizzate con impagliature fatte a mano. A caratterizzare il
liquore maraschino è la tecnica di produzione: è infatti uno dei pochi liquori che non è realizzato per miscelazione ma per distillazione; tale liquore è lasciato invecchiare due anni in botti di legno di frassino finlandese prima di essere addizionato con lo sciroppo, imbottigliato e commercializzato.
Cenni storici sul maraschino
La storia del
maraschino liquoreè molto lunga e parte a Zara nel Medioevo. Bisogna attendere qualche secolo per la sua commercializzazione a livello industriale che avvenne nel XVIII secolo grazie alla Fabbrica di Maraschino Drioli di Zara di Francesco Drioli. In poco tempo questo liquore divenne uno dei più conosciuti e si diffuse anche in Italia. Successivamente con lo scoppio della guerra iniziò un periodo difficile: le distillerie delle Fabbrica di Maraschino vennero rase al suo con i bombardamenti. Fu necessario spostare la produzione a Padova per rivederlo in commercio, mentre a Zara veniva ricostruita la distilleria Luxardo.
Varietà di preparazioni in cucina
Ed approdiamo all’utilizzo del maraschino in cucina: se può essere gustato come semplice bibita, non è da meno se utilizzato come ingrediente di diversi cocktail. Tanto per fare qualche nome possiamo citare il Cuba Libre, il Daiquiri e il Gilmore Punch. Ma non solo cocktail: il
maraschino, ricetta che può essere preparata anche in casa, può essere usato anche nella realizzazione di alcuni dolci. E’ ideale ad esempio per realizzare le bagne per inzuppare biscotti o il classico
pan di Spagna. Ma non è tutto: questo liquore può essere usato anche per correggere il caffè o per insaporire una macedonia di frutta. E voi, per quale ricetta lo utilizzate?