Cotechino, per un 'ricco' capodanno

Data Pubblicazione: 19/12/2017

Cotechino, per un 'ricco' capodanno

Tipico del Nord Italia, in particolare di Emilia Romagna (dove si pensa sia nato) e del Friuli-Venezia Giulia, il cotechino è un insaccato che può essere mangiato esclusivamente cotto. E’ realizzato con carne e cotenna di maiale e deriva il suo nome proprio da quest’ultima, la cotica. Spesso è associato allo zampone anche se è una preparazione un po’ differente e quest'ultimo è arrivato in un secondo momento.

Entrando nel dettaglio della sua preparazione, il cotechino è realizzato andando a riempire il budello con cotenna, carne e pancetta; in più si aggiungono spezie e sale. La preparazione artigianale di questo insaccato richiede un lungo tempo di cottura a bassa temperatura, con la pelle che è bucherellata più volte. Poi successivamente si avvolge il cotechino in un tovagliolo, lo si lega e lo si inserisce in una pentola ricoprendo l’acqua. Successivamente si lascia sobollire per quattro ore.

Proprietà del cotechino

Questo insaccato non è certo adatto ad una dieta dimagrante. Alimento molto grasso e calorico, si consiglia di limitare il suo uso ad occasioni particolari come il Natale, ad esempio. I suoi macronutrienti principali sono proteine e grassi, mentre non apporta carboidrati, almeno quello di produzione artigianale. Il suo apporto energetico è garantito soprattutto da lipidi di tipo saturo e dà un grande apporto di colesterolo. Ricco anche di proteine.

Valori nutrizionali

per 100 grammi:

  • Kcal 253
  • Proteine 23,6 g
  • Carboidrati 3,2 g
  • zuccheri -- g
  • Grassi 16,3 g
  • saturi 5,09 g
  • monoinsaturi 8,15 g
  • polinsaturi 2,27 g
  • colesterolo 86 mg
  • Fibra alimentare -- g
  • Sodio 880 mg
  • Alcol -- g

Cenni storici

La nascita del cotechino risale a tempi molto antichi. La sua origine è da ricercare nella necessità di conservare i resti di maiale in contenitori realizzati con le budella dell’animale. Proprio per la sua origine antica pare sia stato il primo insaccato realizzato. Rispetto al passato è cambiato il tipo di preparazione: oggi il cotechino prevede il 60% di carni fresche (in particolare polpa di spalla, collo e geretto), il 20% di cotenna tenera, il 20% di gola, guanciale e pancetta.

Varietà di preparazione

Abbiamo già parlato della necessità che la cottura cotechino sia molto lunga. Ottimo per minestrone e zuppe di legumi, è sicuramente un piatto classico quello con lenticchie e cotechino a capodanno. Si racconta, infatti, che la ricetta cotechino con lenticchie mangiata nel cenone del 31 dicembre sia di buon auspicio per l’anno nuovo. Ma si può mangiare anche il cotechino in crosta oppure delle deliziose polpette con lenticchie e cotechino. Infine, da provare anche il cotechino in camicia.

Pubblicata il 19/12/2017

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