I sensori per il cibo andato a male

Data Pubblicazione: 29/06/2019

Sensori per il cibo andato a male

Sensori per il cibo andato a male: contro il rischio di mangiare degli alimenti non più salutari o comunque avariati, entra in scena la scienza con l’invenzione di un gruppo di ricercatori. Si tratta di alcuni sensori low cost che diranno se l’alimento, scaduto o meno, può ancora essere mangiato o va invece buttato. Una scoperta che rappresenterebbe una svolta contro gli sprechi alimentari: a realizzare una gruppo di ricercatori dell’Imperial College di Londra e l’italiano Andrea Ponzoni dell’Università di Brescia. Proprio loro stanno lavorando ad un sensore molto piccolo che potrebbe essere applicato sulle confezioni degli alimenti in modo da analizzare costantemente lo stesso di deterioramento, soprattutto quando si avvicina alla data di scadenza. Questo sensore funziona grazie a un rilevatore che valuta i livelli di concentrazione di gas che emana un alimento.

Arrivano i sensori per il cibo andato a male

Questa scoperta metterebbe fine a tutti i dubbi che ci accompagnano quando leggiamo l’etichetta di un cibo: qual è la differenza tra consumare entro e consumare preferibile entro? Una volta aperta una confezione, siamo sicuri che il cibo sia stato conservato correttamente? Tutte domande che troveranno risposta con questo sensore che va anche ad intervenire su uno spreco che accomuna molti, almeno in Gran Bretagna: in base ad un recente studio, infatti, è stato evidenziato come un consumatore su tre getta via il cibo appena raggiunge la data di scadenza ma non solo. ben il 60% del cibo buttato è in realtà ancora buono. Un problema grave sicuramente che questi sensori low cost si propongono di combattere e sconfiggere: se dovessero davvero riuscire nel loro intento, diventerebbe impossibile gettare via del cibo andato a male oppure al contrario liberarsi di alimenti che sarebbero, invece, ancora buoni da mangiare. Una scoperta contro gli sprechi e per la salute: la svolta nel campo del cibo andato a male.

Pubblicata il 29/06/2019

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