Caponata siciliana, origini e varietà

Data Pubblicazione: 26/10/2018

La caponata siciliana: origini e diverse varietà

Un’esplosione di sapori, un miscuglio di ingredienti per un piatto della tradizione: la caponata siciliana. Insieme di pochi ingredienti, si tratta di una ricetta che può essere presentata come antipasto o come contorno, ma che spesso è anche servita come piatto unico, accompagnato dal pane. Ma qual è l’origine della caponata siciliana, ricetta davvero squisita? Come si arriva alle tante versioni che conosciamo oggi?
Partiamo dal nome: per l’origine del termine caponata le ipotesi sono diverse. Ad esempio qualcuno afferma che derivi dal verbo greco ‘Capto’, tagliare: questo perché tutti gli ingredienti della caponata siciliana sono tagliati a pezzi. Altri, invece, ritengono che il termine derivi dal latino ‘Caupona’, osteria: questo perché in antichità i marinai erano soliti mangiare in osteria, appunto, un pezzo di pane condito con alici, olio e capperi. Questa è anche una delle possibili origini della caponata siciliana, ricetta originale che racchiude un piatto povero ma molto nutriente e sostanzioso.
Ma l’ipotesi che trova più credito è quella che vuole che il termine caponata derivi da ‘Capone’, pesce del Mar Mediterraneo, in passato servito in agrodolce durante i pranzi aristocratici. Con il passare degli anni poi questo pesce, in italiano conosciuto con il nome di Lampuga, venne a poco a poco sostituito dalla melanzana, questo per renderlo accessibile anche alle classi meno abbienti.

Caponata siciliana, le varianti

Si usa un unico termine, caponata alla siciliana, ma in realtà le ricette sono davvero tante: in ogni città dell’isola esiste una versione particolare, senza contare i piccoli segreti di famiglia che rendono unica la caponata. Così ad Agrigento la ricetta prevede melanzane, peperoni, pomodori, cipolle, sedano, olive verdi, olive nere, capperi, aceto, miele, zucchero, aglio, olio, peperoncino, basilico pinoli o mandorle, uvetta, mentre a Trapani non utilizzano sedano, aglio, peperoncino, basilico e pinoli. Nella versione catanese, invece, si utilizzano anche le patate. Ma non solo Sicilia: la caponata è arrivata anche a Napoli dove è chiamata frisella ed è realizzata con pane duro inumidito con acqua, pomodori, aglio, olio, origano, basilico, alici e olive.

Pubblicata il 26/10/2018

Condividi questo articolo

Le nostre rubriche

L'universo culinario a portata di click

SPEZIE CONTRO IL CALDO

Spezie ed Erbe Aromatiche contro il caldo: vediamo quelle più indicate a tal scopo. Ci troviamo in piena estate ed il caldo si fa sentire. Fra i ...

Continua a leggere

SAPORE UMAMI

Il Sapore Umami è uno dei cinque gusti fondamentali, insieme a dolce, salato, amaro e acido. La parola "umami" deriva dal giapponese e può essere ...

Continua a leggere

COME PULIRE LA GUARNIZIONE DEL FRIGORIFERO

Pulire il frigorifero è fondamentale, ma c’è una parte a cui è importante prestare attenzione. Per conservare al meglio gli alimenti occorre la ...

Continua a leggere

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere la ricetta del giorno e tante altre novità

Commenti e voti

Scarica la rivista