IL CLORO: NUOVO NEMICO DELLA SALUTE?

Data Pubblicazione: 21/05/2019

Il cloro

Il cloro è un sostanza chimica molto reattiva e può combinarsi con altri minerali inorganici creando sostanze potenzialmente dannose. Allo stesso modo quando incontra materiale organico all’interno del corpo umano, può reagire chimicamente e trasformarsi in sostanze chimiche conosciute con il nome di “cloroderivati”, potenzialmente cancerogene. Tuttavia i suoi meriti e (di conseguenza) i suoi utilizzi sono innumerevoli.
Il cloro è un potente agente ossidante, sbiancante e disinfettante: da molti anni viene usato nell’acqua potabile e nelle piscine, per sterminare gli agenti patogeni, come tifo ed epatite. Viene sfruttato per la sua capacità di stabilizzare la pressione tra le membrane cellulari, stimolare la produzione dell’acido cloridrico ed il fegato coadiuvandolo nella sua naturale funzione detossificante.

IL CLORO: DOVE VIENE IMPIEGATO

Il cloro è da sempre presente nell’acqua potabile. Negli acquedotti di grandi dimensioni viene utilizzato in forma gassosa, mentre in quelli piccoli viene utilizzato in forma liquida (ipoclorito di sodio). Il Cloro viene utilizzato come disinfettante nel processo di potabilizzazione dell’acqua allo scopo di renderla il più possibile esente da batteri. Il meccanismo d’ azione è svolto direttamente sul DNA dei microrganismi, tuttavia ha un effetto indesiderato anche sulla normale crescita della flora batterica.
La contaminazione dell’acqua rientra ormai tra i gravi rischi per la salute con evidenze che dimostrano un aumento significativo di tumori (oltre il 40% ) in coloro che utilizzano acqua addizionata di cloro ed alcune disbiosi intestinali riconducibili ad un’eccessiva assunzione di cloro.

IL CLORO: IMPATTO SULLA SALUTE

Gli effetti del contatto fra cibi e cloro (che l'acqua potabile contiene) rappresentano un tema di dibattito da anni: uno studio giapponese dell’Università Shizuoka (portato avanti in collaborazione con l’Istituto Nazionale della Salute e delle Scienze) lega l’utilizzo del cloro allo sviluppo di sostanze cancerogene. Secondo lo studio le sostanze organiche naturali reagiscono quando esposte ai clorurati dell’acqua potabile, arrivando a formare dei composti cancerogeni che i ricercatori giapponesi hanno chiamato “MX”, cioè Mutageno Sconosciuto. Gli MX sono simili a dei composti cancerogeni già noti, i Trialometani (THM) ed alcuni studi condotti in Finlandia, nel 1997 hanno stabilito che l’MX è più pericoloso di altri sottoprodotti della clorazione di ben 170 volte, con conseguenze negative sul funzionamento della tiroide e la capacità di sviluppare masse cancerose.
Negli anni passati il cloro è stato usato per curare malattie come febbre tifoide, dissenteria e colera, sulla base dell’intuizione che queste malattie fossero causate da agenti patogeni che proliferavano nell’acqua e nei cibi. Ma le attuali teorie sull’alimentazione lo vedono oggi più come un nemico che un alleato ed anche l’eventuale disinfezione con il cloro risulterebbe in realtà più dannosa che utile. Anche perché il cloro è un potente ossidante che distrugge le vitamine C (la quale previene la trasformazione da nitrati, nitriti alle cancerogene nitrosammine) ed E.
Il fabbisogno di un adulto sano di circa 750 mg al giorno. Noi assumiamo cloro quotidianamente anche con la normale dieta sotto forma di cloruro di sodio (il comune sale da cucina). A livello patologico un eccesso di sale provoca un aumento dell’aterosclerosi e degli infarti. Il cloro svolge anche la sua dannosa opera sulla parete arteriosa aumentando la formazione di placche ateromatose. Spesso la responsabilità di queste patologie viene imputata al sodio ma sappiamo che il sale da cucina li contiene entrambi e che quindi questi due elementi sono co- responsabili.
È difficile evitare il cloro: onnipresente nell’acqua del rubinetto, lo assumiamo anche quando beviamo un caffè al bar. Senza contare che gli alimenti che compriamo sono innaffiati con la stessa acqua. L’unica soluzione risiede nell’installazione di un depuratore che filtri l’acqua di tutta la casa, malgrado la spesa per l’acquisto e l’installazione sia decisamente elevata.

Pubblicata il 21/05/2019

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