La
dieta fat flush è un regime alimentare che arriva dagli Stati Uniti e che sta prendendo piede anche in Italia. Ideata dalla nutrizionista Ann Louise Gittleman, si basa su metodi innovativi e punta a far perdere peso e a disintossicare l’organismo.
Questa dieta parte con un periodo iniziale nel quale l’organismo va depurato con una fase di disintossicazione: questo perché il fegato è un organo che brucia grassi e quindi, secondo la Gittleman, seguire la giusta combinazione di cibi provocherà un aumento del metabolismo e il bruciare i grassi in maniera più efficiente. Prima però fegato e sistema linfatico devono essere disintossicati per far sì che il funzionamento sia ottimale. Anche la dieta fat flush prevede tre fasi: la prima, di cui vi abbiamo già parlato, è quella di disintossicazione. Prevede anche il consumo di 8 bicchieri di succo di mirtillo al giorno per ridurre la ritenzione idrica: in questa fase va limitato l’apporto calorico ed eliminati cibi lattiero-caseari.
Menu dieta fat flush
Nella seconda fase si ha un leggero aumento delle calorie da assumere e l’introduzione anche di alcuni
carboidrati nel regime alimentare. L’ultima fase della dieta fat flush prevede il mantenimento del peso nei mesi successivi: si arriva così ad un ulteriore aumento delle calorie e ad un rapporto 40%-30%-30% tra carboidrati, proteine e grassi. In tale fase è consentito anche mangiare in maniera limitata i latticini. Le fasi vanno accompagnate anche da esercizio fisico: nelle prime due, occorre camminare 20-30 minuti cinque volte alla settimana; nell’ultima fase si aumenta l’attività fisica e vengono aggiunti anche gli esercizi con i pesi. Queste le linee guida della
fat flush, dieta di cui si sente sempre più spesso parlare anche in Italia. Ovviamente, anche per questa dieta il consiglio è il solito: consultare un professionista del settore prima di intraprendere qualsiasi tipo di regime alimentare dietetico.