Un
Natale diverso quello che ci attende. Il 2020 è l’anno, purtroppo, del coronavirus e dopo Pasqua il virus modifica le nostre tradizioni anche per le festività natalizie. Certezze in Italia non ci sono ancora, il Governo è al lavoro per un nuovo DPCM che ci guidi proprio fino al Natale ma alcune cose già sono chiare. Feste, cenoni, grandi ritrovi con familiari e amici saranno vietati o almeno ci sarà la forte raccomandazione ad evitare grandi affollamenti in casa.
Lo ha ribadito anche il premier Giuseppe Conte che ha spiegato, parlando all’Anci, che saranno festività all’insegna della sobrietà: “Servirà già essere predisposti a festeggiare in maniera più sobria – ha dichiarato -: non è possibile pensare a veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci”. Questo perché una socialità scatenata porterebbe ad un “brusco innalzamento della curva a gennaio” con conseguenze che tutti possiamo immaginare.
Il Governo non ha ancora deciso cosa cambiare delle attuali regole in vista del Natale ma è probabile che dopo il 3 dicembre qualcosa sia rivisto. Si parla della possibilità di aprire tutti i negozi, differenziando le fasce orarie, permettendo così all’economia di godere di un periodo molto redditizio. “Pensiamo ci si possa scambiare doni” ha spiegato Conte, facendo riferimento proprio alla necessità di dare una mano all’economia in difficoltà.
Natale 2020, niente baci e abbracci: addio al cenone
Aperture potrebbero esserci anche per bar e ristoranti, almeno nelle zone arancione ma tutto è ancora in discussione. Le prossime settimane saranno decisive ma una cosa è certa: quello del 2020 sarà un
Natale diverso, nella speranza che con il capodanno e l'arrivo del 2021 possiamo metterci alle spalle uno dei periodi più bui della recente storia mondiale. Intanto predisponiamoci a pranzi e cenoni online, rivedendo le porzioni del
menu di Natale e tenendo a bada la voglia di condividere con chi si vuole bene la voglia di trascorrere le festività.