Come si diventa chef
Data Pubblicazione: 22/08/2015
Questo è un mestiere tanto antico quanto inflazionato ma necessario e decisamente creativo. Si intraprende l’arte manuale dello chef per passione altrimenti per necessità? E' basilare iniziare col frequentare qualche cucina come aiuto cuoco, oppure iscriversi direttamente a scuole specializzate, è assodato che occorra un minimo di familiarità per comprendere se si è tagliati per un lavoro dove sacrifici e inventiva sono condimento necessario. Apprese le nozioni primarie, come saper utilizzare attrezzature, conoscere le culture, dosare il giusto mix d'ingredienti e destreggiarsi tra tecniche ben collaudate, si passa alla sperimentazione, via libera a ricette e fantasia e il piatto è servito.
Come diventare chef
Cuoco o chef? Insegnante o illustre maestro? Abbiamo diverse categorie, chi è portato per formare, saper trasmettere le proprie conoscenze, addirittura esigere la precisione assoluta ma per diventare un vero chef de cuisine devi avere l'ingrediente segreto: la passione smisurata per il cibo. Ricercatezza, ingredienti di prima scelta, abilità nel maneggiare gli arnesi del mestiere e creatività nel servire il piatto, non farà altro che attirare le persone che saranno disposte a pagare pur di deliziare il proprio palato.Come si diventa cuoco stellato e quanto si guadagna? Specializzazione, curiosità, ricerca e rielaborazione di ricette, inventiva, passione sono alcuni dei fattori che portano al successo e come per magia arrivano le stelle. Avere un cuoco stellato, magari tra i più ricchi al mondo, nel proprio ristorante è come possedere un assegno circolare in bianco. Conoscere le scuole più famose come l'arte culinaria francese o fare tirocinio in qualche esclusivo ristorante, non faranno che accrescere altamente la propria qualifica.
Cucinare o dirigere un ristorante non è affatto semplice, lo chef dovrà occuparsi di coordinare il personale della cucina, del menù dalla creazione a fissare il prezzo delle pietanze, dell'approvvigionamento, fornitura delle materie prime e controllo qualità, nonché delle relazioni con la direzione e se necessario concedersi anche alla clientela per qualche autografo.
L'ipotesi di intraprendere la carriera di chef per caso andrebbe esclusa totalmente, anche perché sarebbero in pochi a sopravvivere. Con recensioni e riviste specializzate la clientela ha decisamente il coltello dalla parte del manico.