Data Pubblicazione: 14/12/2017
Biscotti di origine italiana, se ne conoscono diverse varietà, tutte gustose: parliamo degli amaretti. Si tratta di pasticcini che possono essere di consistenza secca o morbida in base alla variante preparata. Dal sapore dolce-amaro e forma discoidale, presentano tradizionalmente una superficie ruvida. Abbiamo accennato alle diverse varietà: i più noti sono gli amaretti di Saronno che arrivano dal Piemonte. Molto utilizzati in pasticceria per la preparazione di dolci e paste ripiene. Sono di tipo ‘secco’, al contrario di quelli liguri di Sassello che sono amaretti morbidi. Altra varietà sono quelli di Sicilia. In tutti i casi, la ricetta Amaretti prevede quali ingredienti base le mandorle (dolci o amare). Non manca però chi prova a variare la preparazione base aggiungendovi ad esempio latte o miele.
Parliamo di biscotti dall’alto valore energetico. Mangiandoli si fa una ‘scorta’ di carboidrati semplici e lipidi. Si parla però di acidi grassi insaturi che sono presenti in quantità maggiore rispetto ai saturi. Gli amaretti hanno anche una discreta quantità di proteine che però non presentano un pool amminoacido completo. Da segnalare anche una buona presenza di fibra alimentare, così come di vitamina E e di sali minerali, in particolar modo potassio.
Lunga e articolata la loro storia. Biscotti di origine italiana, nacquero nel Medioevo nel nostro Paese e da lì vennero poi esportati prima nei Paesi arabi e poi nel resto di Europa. La loro produzione non è soltanto ad appannaggio degli italiani: prima francesi e baschi, poi gli arabi furono ottimi realizzatori di amaretti. Proprio gli arabi crearono le varianti secche che presto si diffusero anche in Italia. A contribuire in maniera consistente alla loro diffusione furono però i pellegrini: è nei conventi che nacque il ‘mito’ degli amaretti visto che potevano essere conservati a lungo senza che andassero a male.
Lo abbiamo già detto: questi biscotti sono ottimi per la preparazione di diversi dolci. Impossibile non aver assaggiato almeno una volta la torta con amaretti, così come gli amaretti ricoperti di cioccolato. Ottimi però non soltanto per la pasticceria: possono anche essere utilizzati per ricette salate. Un esempio? In Lombardia sono un ingrediente usato per ripieni, ad esempio nei tortelli di zucca; in Piemonte, invece, sono inseriti nella ricetta del Fritto misto alla piemontese; infine, fanno anche parti degli ingredienti della zuppa inglese. Volete realizzarli in casa? La ricetta è molto semplice: nessun segreto per i biscotti tra i più famosi d’Italia.
Pubblicata il 14/12/2017Potrebbe interessarti anche
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