Alga wakame

Data Pubblicazione: 21/11/2019

Alga wakame

L’alga wakame appartiene alla famiglia delle Alariaceae ed è la terza varietà di alga più popolare nella cucina giapponese: recentemente la sua diffusione si è spostata anche in Occidente, soprattutto grazie alle sue proprietà benefiche. Questo ingrediente deriva dalla Undaria pinnatifida, alga bruna che fa parte della classe degli stramenopili: dal colore verde, presenta un gusto salato unito ad un sapore dolce. Da segnalare la caratteristica forma che ne consente la differenziazione dall’alga kombu: rispetto a questa presenta, infatti, un’apertura a foglia con una nervatura divisoria che è importante per valutare la freschezza del prodotto (più è grossa, più l’alga è fresca e di qualità).
Per raccoglierla si utilizza solitamente un lungo rastrello con il quale si stacca dalla roccia: portata a riva, le foglie sono solitamente immerse in acqua bollente e poi in acqua fredda prima di essere essiccate. Questo procedimento conferisce alla wakame un colore più intenso e evita la formazione di microrganismi che fermentano, facendo in modo che l’alga possa essere commercializzata come fresca per più tempo.

Alga Wakame, proprietà

Accennavamo alle proprietà benefiche dell’alga Wakame: ricca di calcio e di vitamine B e C, presenta notevoli quantità anche di magnesio e ferro. Povera di grassi e carboidrati, non apporta molte calorie: si parla di 45 ogni 100 grammi, quantità che la rende particolarmente adatto a chi segue un regime ipocalorico. Inoltre, altro fattore che fa di quest’alga un alimento ideale per diete dimagranti, ha un alto potere saziante. La presenza di folato, rende la Wakame adatta anche alle donne in gravidanza. Attenzione solo per chi soffre di ipertensione considerata l’elevata quantità di sodio presente.

Varietà di preparazione in cucina

E veniamo all’utilizzo che si fa in cucina dell’Alga wakame: ricette arrivano soprattutto dal Giappone dove questa verdura è consumata fresca, subito dopo essere stata scottata. Tra le preparazioni più diffuse, sicuramente minestre e zuppe, come il miso, ma anche insalate come ad esempio quella di cetriolo e wakame. Ottima anche da usare nella preparazione dei legumi per renderli più digeribili. Spesso in Occidente, l’alga Wakame è venduta secca: per questo motivo, prima di consumarla, occorre reidratarla mettendola in ammollo in acqua tiepida per circa 20 minuti.

Pubblicata il 21/11/2019

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