Conosciuto come ravanello giapponese, il wasabi è il nome di una pianta che in cucina fa venire in mente la salsa piccante molto utilizzata nella cucina nipponica.
Nome scientifico Wasabia japonica o Eutrema japonica, parliamo di una pianta con origine in Giappone che fa parte della famiglia della Crocifere (la stessa del ravanello appunto). In cucina si utilizzano sia le foglie (per insalate) che le radici
(per la realizzazione di salse, tra le quali anche la wasabi).
Presenta il 69% di acqua, il 7,8% di fibre, il 4,8% di proteine, appena lo 0,6% di grassi. Tra i minerali troviamo: manganese e zinco, poi rame, fosforo, ferro, sodio, calcio, magnesio e potassio.
A livello vitaminico, si segnala la presenza delle vitamine B (B1, B2, B3, B5 e B6) e della vitamina C.
Per quanto riguarda i valori nutrizionali, 100 grammi di wasabi equivalgono a 109 calorie.
Proprietà benefiche del Wasabi
Una pianta con tale composizione chimica garantisce diverse proprietà benefiche grazie al suo consumo.
Ad esempio l'elevata presenza di vitamica C, permette di rallentare l'invecchiamento cellulare.
La presenza di isotiocianati gli fornisce proprietà antibatteriche. In particolare è indicato per combattere il batterio Helicobacter pylori che dà vita alle ulcere gastriche.
Sempre tali composti sono stati studiati per la loro azione anti-tumorale (leucemia e tumore allo stomaco).
Sarebbero, infatti, capace di promuovere la apoptosi (morte cellulare programmata) nel giro di 24 ore.
Ma gli effetti benefici del wasabi non finiscono qui: l'assunzione di tale pianta ha, infatti, un potere depurativo per il fegato, è un efficace antinfiammatorio ed è in grado di ridurre gli effetti dell'artrite in particolare il gonfiore e l'infiammazione delle articolazioni.
Non solo effetti positivi: mangiarne troppo sottopone l'organismo ad un'eccessiva assunzione di epatotossina che può provocare danni alla salute.
Il consiglio è quello valido per qualsiasi alimento: consumare con moderazione.
Salsa Wasabi, attenti al falso
Come abbiamo visto con la radice del wasabi si può realizzare l'omonima salsa: attenzione però perché i prezzi saranno molto elevati visto la crescita lenta e le problematiche relative alla coltivazione.
Ecco allora che si possono trovare in giro salse contraffatte: si tratta di un miscuglio tra radice di rafano, aromi e coloranti. Niente a che vedere con la vera salsa che richiede un particolare procedimento preparativo.
Secondo la ricetta tradizionale, infatti, per grattugiare la radice andrebbe utilizzata una grattugia realizzata con pelle di squalo; inoltre la salsa andrebbe utilizzata entro 15 minuti in modo da non perdere le sue proprietà.
Piccante e gelato: curiosità della salsa wasabi
Non mancano le curiosità sulla salsa wasabi: dal nome alternativo,
namida, che vuole dire lacrima (quella che scende dopo averne mangiata troppa) al gelato al gusto wasabi, molto diffuso in Giappone. Ancora: al contrario degli altri cibi piccanti, il forte sapore del wasabi si sente soprattutto nel naso.
A questo
collegamento una ricetta che prevede questa salsa
La vera cucina giapponese in Italia: difficile riconoscerla
Pubblicata il 13/12/2016
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