Test per intolleranze alimentari

Data Pubblicazione: 15/03/2018

Test per intolleranze alimentari: quali sono quelli attendibili

I test per intolleranze alimentari fanno sempre più discutere. Il dibattito è incentrato soprattutto sui falsi test che circolano e che mandano in confusione i cittadini. Quali sono i test attendibili per intolleranze alimentari? In soccorso arriva il decalogo elaborato dall'Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica – ADI, in collaborazione con alcune tra le principali società scientifiche come ad esempio AAIITO, AIGO, AMD, ANDID, SIAAIC, SIAIP, SID, SINU, SINUPE e SIO.

Il decalogo è stato validato dal Ministero della Salute e punta a risolvere un problema che sta assumendo una diffusione troppo elevata. Si tratta delle persone che si presentano dai medici con gonfiore addominale e problemi di digestione dopo aver seguito un piano alimentare non prescritto da medici e affiancato da cure che si basano sui dati di test per intolleranze alimentari che non hanno riscontro scientifico. Insomma nel mirino ci sono i kit per test intolleranze alimentari che non hanno attendibilità scientifica.

Test per intolleranze alimentari: il decalogo


  • Non sono le intolleranze alimentari ad incidere su sovrappeso e obesità. Queste due condizioni dipendono piuttosto da un errato stile di vita. Le intolleranze vere e proprie sono poche e portano soprattutto a disturbi gastrointestinali.
  • I test per intolleranze alimentari non devono essere fatti con kit e strumenti fai da te ma presso laboratori accreditati dopo valutazione medica. Se si sospetta un’intolleranza, l’unica cosa da fare è rivolgersi al proprio medico.
  • Occhio a chi non ha i titoli per svolgere professioni sanitarie. Sono tante le figure non professioniste che si cimentano con kit per le intolleranze alimentari: centri estetici, farmacie palestre. Le diagnosi devono essere fatte sempre da un medico!
  • Diffidare da test che non hanno attendibilità scientifica quali: dosaggio IGg4, test citotossico, Alcat test, test elettrici, test kinesiologico, dria test, analisi del capello iridologia, biorisonanza, pulse test, riflesso cardiaco auricolare.
  • Prima di escludere un alimento dal proprio regime dietetico è opportuno consultarsi con il medico. Il fai da te può comportare problemi di salute e far insorgere anche disturbi alimentari.
  • Qualsiasi dieta deve essere prescritta da un professionista competente e riconosciuto.
  • Non eliminare il glutine dal proprio piano alimentare senza una diagnosi effettuata da un professionista.
  • Allo stesso modo non eliminare il latte e i derivati senza una diagnosi certa eseguita da un professionista competente.
  • Qualsiasi diagnosi di intolleranza alimentare deve essere fatta da un medico.
  • Al bando internet per diagnosi e terapie. I siti non possono mai sostituire la diagnosi fatta da un medico: se pensate di avere dei sintomi di intolleranze alimentari rivolgetevi ad uno specialista.

Pubblicata il 15/03/2018

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