Raccolte punti: come valutare se convengono

Le raccolte punti convengono davvero? Chi di voi non ha mai partecipato alle raccolte a premi di supermercati e locali commerciali? Beh difficile sfuggire a tale moda, anche se non sempre prendere un prodotto attraverso una fidelity card conviene. Prima c’era la famosa cartella dove incollare i talloncini di carta, oggi più semplici card con la raccolta punti che avviene in maniera automatica, ma al di là di queste differenze di strumenti, la raccolta punti conviene davvero ad un normale consumatore?

Raccolta punti: come calcolare se conviene?

Analizzando in linea generale il meccanismo che è alla base delle raccolti punti verrebbe da dire di sì: la fedeltà del consumatore è ripagata con buoni o prezzi scontati su prodotti. Tutto semplice? Beh, non proprio ed allora conviene capire come si può valutare se una raccolta premi è conveniente oppure meno: per prima cosa occorre valutare la durata dell’iniziativa, poi se esiste una soglia di spesa dalla quale parte l’assegnazione dei punti. Infine, importante anche la modalità di consegna del premio: direttamente a domicilio o solo in sede?
Dettagli che possono fare la differenza ma mai quanto il valore che l’attività commerciale (qualsiasi essa sia) dà ad ogni punto raccolto. Ecco questo è il punto centrale per capire se una raccolta punti conviene davvero. Il punto di partenza è la presenza di eventuali buoni spesa tra i premi: in base a quelli si può arrivare a stabilire quanto è valutato ogni punto raccolto. Da questa cifra si arriva a poter calcolare il valore di ogni prodotto presente in catalogo: una volta arrivati quantificare quanto effettivamente stiamo ‘pagando’ quel prodotto, non basterà far altro che confrontare tale prezzo con quelli di mercato e stabilire se è davvero conveniente prenderlo tramite la raccolta punti o meno. Calcoli semplici ma che poche persone fanno realmente. Il motivo? L’attrazione che ha su tutti la possibilità di prendere un prodotto ‘gratis’…