Il prosecco cambia nome

Data Pubblicazione: 25/09/2019

Il prosecco cambia nome

Il prosecco cambia nome! Incredibile ma anche uno dei vini più conosciuti, anche se tra i più discussi, può vedere il proprio nome cambiare. Il tutto proprio quando l’Unesco ha attribuito proprio al prosecco il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità. Ma proviamo a fare chiarezza e a capire quello che sta succedendo. Il tutto nasce sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene: qui vorrebbero cambiare il nome di prosecco per differenziarsi in maniera netta dal DOC. Insomma una presa di distanza molto forte che nasconde un ragionamento, quello del Consorzio del Prosecco Superiore, che è in sintesi questo: il nome prosecco è troppo abusato, quindi è giunto il momento per noi di cambiare la denominazione.

Perché il prosecco cambia nome

A spiegare questa proposta, per certi versi spiazzante, è il presidente del Consorzio del Prosecco Superiore Innocente Nardi in un’intervista a ‘Il Gazzettino’ dei giorni scorsi: “Per noi il prosecco rappresenta il passato, il prosecco superiore è il nostro presente, il Conegliano Valdobbiadene il futuro”, le sue affermazioni che raccontano quel che vorrebbero fare a livello di nome. In pratica la volontà è quella di creare una marcata differenziazione dal classico Prosecco DOc e la loro produzione. Un percorso articolato che porterà a un punto di arrivo: “Immaginiamo che in dieci anni il nostro prodotto sarà conosciuto ovunque come Conegliano Valdobbiadene. Oggi il prosecco è un prodotto massificato: il nostro è un bere differente”. Una chiosa che spiega meglio di qualsiasi altra cosa le motivazioni alla base di tale prospettiva. Serve distinguere due produzioni diverse, differenti non solo per metodologia e qualità di produzione ma anche per prezzo.
Il processo di lavorazione del Prosecco Superiore richiede il rispetto di alcuni criteri che spiegano il perché non possa esserci uguaglianza rispetto ad un normale prosecco anche per il prezzo, che in cantina non potrà essere inferiore agli 8 euro. Poi si potrà decidere quale usare per realizzare qualche gustosa ricetta.

Pubblicata il 25/09/2019

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