Data Pubblicazione: 25/07/2015
Secondo Gualtiero Marchersi la Cucina non è un gioco e forse era meglio quando i ragazzi sognavano di fare i calciatori.
L'indiscusso maestro della cucina Italiana, in un'intervista rilasciata a Barbara Giglioli di F2, sul sito de Il Fatto Quotidiano, entra a gamba tesa sui sogni di aspiranti giovani chef che a suo dire spesso sottovalutano il lavoro del cuoco. La cucina è "chimica, fisica ed è collegata alla salute delle persone" queste le parole del settantacinquenne chef Milanese, grande pioniere della cucina moderna in Italia e nel mondo.
Gualtiero Marchesi accetta il ruolo di Maestro, ma sottolinea che, alla soddisfazione di essere un punto di riferimento per l'alta cucina e un modello per tutti gli aspiranti chef, si contrappone l'ulteriore sforzo da farsi, a qualsiasi età e in qualsiasi posizione, per stringere i denti e rimboccarsi le maniche e ripartire, "come il primo degli scolari" .
Da questo punto di vista Marchesi ammette di essere probabilmente stato il proprio allievo migliore. Lo chef confessa di aver seminato bene, di aver sempre suggerito ai suoi giovani pupilli di viaggiare una volta terminati gli studi. E' probabilmente anche grazie a questi preziosi suggerimenti che molti dei suoi ex apprendisti ora si trovano sulla cresta dell'onda, vedi ad esempio il sempre più televisivo e famoso bi-stellato Carlo Cracco.
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