Frutti climaterici ecco come riconoscerli

Data Pubblicazione: 12/11/2016

Frutti climaterici ecco come riconoscerli

I Frutti climaterici sono quelli che  dopo la raccolta possono maturare fino a guastarsi. La frutta è un cibo da sempre presente sulle nostre tavole, figlia di un'alimentazione mediterranea che ne incita un largo consumo. Accanto a questa abitudine prettamente occidentale, c'è poi il consiglio sempre più frequente di medici e nutrizionisti di mangiarne in grandi quantità per le proprietà benefiche che ogni frutto apporta. Purtroppo, però, non tutti sanno che parecchi frutti tendono a maturare anche dopo la raccolta, andando incontro ad una serie di cambiamenti estetici e di gusto che possono portare alla marcescenza. Per questo motivo, tanta frutta viene purtroppo gettata via, in quanto maturata in tempi troppo brevi per essere consumata completamente. Questa categoria di frutta che tende a maturare anche dopo il raccolto viene chiamata climaterica e subisce tutta una serie di trasformazioni, in base alle temperature dell'ambiente e all'esposizione al sole. QUALI SONO I FRUTTI CLIMATERICI
  •  kiwi,
  • mele,
  • avocado,
  • cocomeri,
  • meloni,
  • cachi, etc,
fanno parte dei frutti climaterici perché contengono etilene, una molecola che comporta lo scioglimento della pectina contenuta nel frutto, rendendolo inizialmente più morbido e dolce, anche per effetto dello scioglimento dell'amido. La buccia esterna invece tende a cambiare colore per effetto della denaturazione della clorofilla che la compone. Man mano che la maturazione prosegue, la buccia perde acqua raggrinzendosi e avvizzendo, mentre la polpa inizia a rammollirsi e a fermentare nei suoi stessi zuccheri. A questo punto il frutto diventa immangiabile perché ormai marcio. QUALI SONO I FRUTTI NON CLIMATERICI I frutti non climaterici, invece, sono quelli che una volta staccati dalle proprie piante non procedono con la maturazione; a questo gruppo appartengono:
  • arance,
  • limoni,
  • melograni,
  • ananas, etc La differenza sostanziale, però, non è l'assenza di etilene nel frutto non climaterico ma la sua ridotta quantità, che comporta comunque una maturazione seppur nettamente più lenta. Proprio per questo motivo, il frutto non climaterico può essere conservato più a lungo, senza rischiare che marcisca e non sia più consumabile. Nel caso di frutta climaterica, comunque, è invece importante una buona conservazione post-raccolta in modo che ogni elemento possa mantenersi fresco più a lungo. Per ottenere questo risultato è necessario conservare la frutta climaterica in frigo e al riparo dalla luce diretta del sole, che accelera nettamente il processo di maturazione.
Saper distinguere un frutto climaterico da uno non climaterico, permette dunque di conservarli in maniera adeguata e di consumarli senza alcuna fretta. Abbiamo selezionato per te le seguenti rubriche: frutta e verdura per una vita longeva frutta e verdura, porzioni giornaliere.

Pubblicata il 12/11/2016

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