Etichette olio: come leggerle nel modo corretto
Data Pubblicazione: 30/03/2017

Etichette olio, le informazioni obbligatorie
- Denominazione di vendita: la prima cosa da considerare è la denominazione. Che può essere una delle seguenti:
- olio extra vergine di oliva: olio di qualità superiore ottenuto direttamente dalle olive attraverso procedimenti meccanici.
- olio di oliva vergine: olio ottenuto direttamente dalle olive con procedimenti meccanici ma non è di categoria superiore.
- olio di oliva composto da oli raffinati e da oli di oliva vergini: questa denominazione è utilizzata per l'olio di oliva che ha subito una raffinazione, uniti ad oli ottenuti direttamente dalle olive.
- olio di sansa di oliva: la denominazione riguarda oli derivati dalla lavorazione della sansa.
- Designazione dell'origine: questa è obbligatoria solo per l'olio extravergine di oliva e olio di oliva vergine. Deve indicare il paese di provenienza e può includere anche l'indicazione DOP e IGP. La provenienza deve corrispondere alla zona geografica nella quale le olive sono state raccolte e dove c'è il frantoio. Se il luogo della raccolta e del frantoio sono diversi, nell'etichetta deve essere specificato utilizzando un'apposita dicitura.
- Nome o ragione sociale o marchio depositato e sede del produttore o del confezionatore o di un venditore.
- Termine minimo di conservazione: è fissato in 18 mesi e dipende dal produttore, dal confezionatore o, in caso di prodotti importati, dal primo venditore.
- Quantità netta
- Etichetta Nutrizionale
- Indicazione metrologica
- Lotto: indica l'unità di vendita di un prodotto.
- Modalità di conservazione
- Sede dello stabilimento di produzione o confezionamento
- Indicazione ecologica: indicazioni su come smaltire il contenitore.