Cibi scaduti, quando mangiarli
Data Pubblicazione: 01/07/2018

In realtà non è detto che un alimento scaduto vada gettata per forza. E’ possibile, in alcuni casi e soltanto in determinate condizioni, comunque utilizzare i cibi scaduti. Vediamo come e quali sono i pericoli connessi. Partiamo da una regola base: quando si ha davanti un cibo scaduto, è bene sempre assicurarsi che non emani cattivo odore e fare un piccolo assaggio per valutarne il sapore.
Dal latte all'olio: quando mangiare cibi scaduti è possibile
Se entrambe le prove sono superate, si può anche mangiare cibi scaduti. Ad esempio lo yogurt può essere consumato anche una settimana oltre la data di scadenza, tenendo bene a mente che le proprietà nutritive saranno ridotte. Per il latte, invece, è consigliabile attenersi in maniera rigida alla data di scadenza: per qualcuno anche il giorno dopo può essere bevuto. Nel caso c’è la prova del fuoco: mettete il latte sul fuoco a bollire, se diventerà ricotta occorrerà buttarlo. Per quanto riguarda i formaggi, invece, se per quelli freschi il rispetto della data di scadenza deve essere rigido, per quelli stagionati e a pasta dura, basterà eliminare la muffa che si andrà a formarsi.Si può superare la data di scadenza anche di due mesi per le conserve sottoaceto, così come quelle di pomodoro. Per i salumi, invece, quelli confezionati vanno mangiati entro la data di scadenza: il rischio è di una intossicazione alimentare. Più malleabili si può essere con l’olio, soprattutto con quello di buona qualità: può essere utilizzato fino a 8 mesi dopo la data di scadenza. E tra i cibi scaduti che possono essere mangiati dopo la data di scadenza ci sono anche pasta secca e riso: ovviamente soltanto se conservati in maniera corretta. Per le uova l’argomento è un po’ complicato: una frittata può essere fatta fino a una settimana dopo la scadenza. Queste delle linee guida generali, ma ovviamente sta a voi capire se un cibo scaduto può essere mangiato.