I carboidrati a colazione: alimenti consigliati e da evitare

Data Pubblicazione: 11/09/2020

Carboidrati a colazione

I carboidrati a colazione possono essere utilizzati e in alcuni casi (ad esempio dopo l’allenamento mattutino a digiuno) sono anche consigliati. Abbiamo più volte specificato che la colazione è un pasto fondamentale, il più importante dell’intera giornata. Spesso si è sentito dire che i carboidrati a colazione non fanno bene, ma è davvero così? La risposta come al solito è il contrario di ciò che si può pensare. I carboidrati a colazione non vanno demonizzati, anzi. La classica colazione americana potrebbe anche andare bene, l’importante è conoscere nel dettaglio tutti gli aspetti e valutare attentamente ogni cosa.

Perché i carboidrati a colazione non fanno male

Se gli studi scientifici al riguardo non sono molti e soprattutto non danno risposte univoche, c’è una cosa da tenere in considerazione: da migliaia di anni l’uomo fa colazione anche con i carboidrati. I romani, ad esempio, usavano mangiare pane al mattino, poi sono arrivati riso e altri cereali. Però un recente studio ha evidenziato come alimenti eccessivamente raffinati possono provocare un rapido aumento dei livelli di zucchero nel sangue. Inoltre, il loro consumo è anche correlato a carie e obesità nei bambini.

Ecco allora che per colazione occorre scegliere alimenti con fibre, poco raffinati e con una bassa incidenza di zuccheri. Tra questi possiamo annoverare pane integrale o di segale, fiocchi di avena, quinoa, ma anche legumi e frutta secca. I carboidrati a colazione dovranno essere in primo luogo di buona qualità e poi bisognerà accompagnarli con grassi e proteine in modo da garantire la piena soddisfazione dei bisogni nutrizionali del nostro organismo. In questo modo, avremo un senso di sazietà che durerà più a lungo con il glucosio che sarà rilasciato più lentamente nel sangue. Quindi ricapitolando: sì ai carboidrati (sani) a colazione, come avena o cereali integrali. No a carboidrati eccessivamente trattati come quelli che derivano da farine raffinate, cereali zuccheri e alimenti industriali.

Pubblicata il 11/09/2020

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