Data Pubblicazione: 13/06/2020
Le borracce di alluminio potrebbero fare male. Sarebbe questo il risultato di uno studio condotto dal Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell'Università La Sapienza di Roma e commissionato da Fondazione Acqua. In particolare, rilascerebbero tracce di metalli nell'acqua contenuta, anche se nei limiti di legge. Per questa ricerca sono state utilizzate 20 diverse tipologie di borracce e sono stati raccolti 24mila risultati analitici. In particolare si sono indagate le cessioni di 40 elementi inorganici e 7 organici. L’indagine ha mostrato come non ci sia rilascio dei composti organici, mentre c’è quello degli elementi inorganici. In questo caso, tipo di sostanza e quantità ritrovata nell'acqua è molto diversa da borraccia a borraccia: in tutti i casi, comunque, non sono superati i valori massimi imposti dalla legge. Il problema nascerebbe però dal fatto che questi metalli si andrebbero a sommare con quelli presenti nell'acqua di rubinetto: in questo modo si potrebbero superare i limiti previsti dalla normativa vigente.
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