Data Pubblicazione: 12/01/2018
In Italia berlo è quasi una bestemmia: parliamo del caffè solubile, una bevanda che nel nostro paese non è molto di moda ma che è invece diffusa in maniera capillare nel resto del mondo. Se da noi, infatti, regna incontrastato il caffè espresso, soprattutto nei paesi anglosassoni il caffè istantaneo è molto utilizzato. Ma di cosa si tratta? Il caffè solubile non è altro che un composto secco realizzato con infusione privata della parte acquosa dei chicchi di caffè. Può essere prodotto tramite due procedimenti: essiccazione a spruzzo e liofilizzazione. Nel primo caso, l’estratto di caffè è vaporizzato in un canale di aria molto calda; ciò fa sì che vengano asciugate le goccioline presenti che sono trasformate in polvere fine. Nel secondo caso l’estratto di caffè liquido è prima portato a temperatura bassa (almeno trenta gradi sotto lo zero), poi si spezza in piccoli frammenti che vengono essiccati sempre a basse temperature. Ad ogni modo anche nel caffè istantaneo ci sono i veri chicchi di caffè che sono tostati, macinati e poi trasformati, come visto, in caffè concentrato.
Anche se è credenza popolare che il caffè solubile fa male, in realtà ha tutte le proprietà del normale caffè. Quindi è ricco antiossidanti che aiutano a prevenire l'ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL o colesterolo cattivo) e per contrastare i radicali liberi. Presenta meno calorie (4 per tazza) e caffeina: tra i 30 e i 90 mg ogni tazza, contro i 70-140 mg di una tazza di caffè normale.
Per quanto riguarda le proprietà benefiche, sono le stesse del caffè: migliora le funzioni cognitive, stimolano il metabolismo, riduce il rischio di malattie come Alzheimer e Parkinson, abbassa il rischio di diabete, migliora la salute del fegato e quella mentale.
La sua storia nasce nel 1800 quando fu realizzato da Satori Kato. Qualche anno dopo l’ingegnere inglese George Constant Louis Washington lo portò al successo grazie al G. Washington Coffee Refining Company. Ma la diffusione mondiale la si deve al caffè solubile Nescafe del noto marchio svizzero Nestlè: nato nel 1938, il prodotto è ancora oggi molto diffuso.
Come il caffè normale, anche quello solubile va conservato in un luogo fresco e asciutto, al riparo da umidità e calore.
Utilizzato come bevanda in particolar modo nei paesi anglosassoni, il caffè solubile è utilizzabile anche in qualche ricetta dolce. Ad esempio si può sfruttarlo per una deliziosa mousse al caffè oppure per una torta al caffè solubile. Non mancano certo le ricette per utilizzare questo prodotto come ad esempio una squisita cheesecake al caffè: da provare!
Pubblicata il 12/01/2018Le nostre rubriche
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