Data Pubblicazione: 11/12/2017
La burrata è un prodotto tipico della Puglia, in particolare delle Murge, nella provincia di Andria. Si tratta di una formaggio fresco che si ottiene con latte di bufala. Si avvicina per aspetto e consistenza alla mozzarella, ma a differenza di questa è più morbida e filamentosa e soprattutto assicura un sapore più dolce. Di forma sferica, presenta un ripieno di stracciatella. Si tratta del risultato che si ottiene unendo siero e pezzi di pasta filata. Come detto la burrata è ricavata unendo latte fresco, siero acidificato e caglio di vitello. Questo liquido va lasciato coagulare fin quando, rompendosi, non produce siero e cagliata. Questo composto va lasciato riposare alcune ore. Poi la stracciatella è inserita nell'involucro e messa nell'acqua di filatura.
La burrata è considerata un latticino e assicura un elevato apporto di proteine. Ricca di lipidi, garantisce molta energia. I suoi grassi sono di tipo saturo e c'è un'elevata presenza di colesterolo. Priva di fibre, contiene calcio, fosforo e sodio. A livello vitaminico si notano vitamina A, B2 e vitamina E. Non adatta a persone in sovrappeso o per chi soffre di colesterolo alto, può invece essere assunta da chi ha la pressione alta. Per l'elevato contenuto di calcio è un alimento ottimo per chi è a rischio osteoporosi.
La storia della burrata è relativamente recente. Leggenda vuole che sia nata ad inizio Novecento ad Andria. Qui un tale Lorenzo Bianchino si trovò a fare i conti con una forte nevicata che gli impedì di trasportare il latte in città. Dovendo comunque utilizzarlo e sfruttare la panna o crema che fuoriusciva naturalmente, decise di realizzare un prodotto fresco. Così usò i residui della pasta filata, unendoli alla panna e inserendo tutti in un involucro di pasta filata. Ecco nascere la burrata.
Solitamente questo latticino è consumato in solitaria, magari condito con un filo d'olio e accompagnato al massimo da qualche pomodoro. Deve essere servito alla giusta temperatura, né troppo calda, né troppo fredda. Una volta aperta va consumata immediatamente o quasi, ma ad ogni modo non si può protrarre la sua conservazione per più di 24 ore.
Ottima per preparare antipasti, panini ed insalata, la burrata può essere anche utilizzata per condire la pasta. Ad esempio si può realizzare un primo piatto di pasta al sugo con crema di burrata, oppure usarla per delle squisite lasagne.
Pubblicata il 11/12/2017Le nostre rubriche
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