Vietato
allattareal fast food: è l’incredibile storia che arriva dagli Stati Uniti. Protagonista una neo-mamma, Samanta McIntosh, allontanata dal direttore del Chick-filA- di Evans perché stava allattando al seno la figlia di sette mesi. Ha davvero dell’assurdo quanto denunciato dalla donna su Facebook: Samanta era al fast food insieme alla nipote di nove anni e alla figlia di sette mesi. Mentre allattava la neonata, tra l’altro in un angolo appartato del ristorante e senza che si vedesse nulla, le si è avvicinato il direttore del locale dicendole che non poteva farlo. Per aiutarla a coprirsi, le offre anche una giacca, spiegando che dei clienti si erano lamentati e che quanto stava facendo era in qualche modo inopportuno per la presenza di altri bambini nel ristorante.
Non allattare al ristorante: la protesta delle mamme negli Stati Uniti
Samanta, lasciato il locale, ha raccontato infuriata quanto accaduto sul suo profilo Facebook e la sua storia è diventata virale: moltissimi i commenti contro il fast food, ma non manca anche chi ha difeso il comportamento del direttore del locale, sostenendo che l’allattamento non dovrebbe essere fatto in pubblico. Il dibattito ha visto protagonista anche il proprietario del franchising che si è scusato con la signora, ammettendo l’errore del proprio personale. Non è servito perché molte madri hanno deciso di scendere in piazza per difendere Samanta ma soprattutto il diritto di allattare anche nei locali pubblici. Così la sera successiva molte mamme si sono date appuntamento al Chick-filA- di Evans e una volta nel locale hanno iniziato ad allattare i loro piccoli come segno di solidarietà nei confronti di Samanta, anche lei presente nel ristorante. Del resto è davvero assurdo che nel ventunesimo secolo un gesto così naturale e ricco di amore come l'
allattamento al seno possa essere dar fastidio a qualcuno e addirittura essere vietato nei locali pubblici.
