Data Pubblicazione: 16/09/2018
I pediatri lanciano l’allarme: attenti alle sostanze chimiche contenute negli alimenti. In particolare attenzione massima andrà assicurata per i contenitori di plastica e la carne lavorata. E’ l’American Academy of Pediatrics a mettere in guardia contro le sostanze chimiche pericolose che potrebbero essere presenti negli alimenti che diamo ai nostri bambini e non solo. Il suggerimento è quello di evitare il più possibile l’utilizzo di contenitori di plastica per alimenti e ridurre il consumo di insaccati e salumi, soprattutto in gravidanza.
In particolare l’associazione americana accende i riflettori non su una sostanza chimica precisa ma su alcune sostanze che sono ritenute preoccupati. Si tratta di sostanze presenti sia nei contenitori di plastica che normalmente utilizziamo per conservare gli alimenti, sia nelle carni lavorate, come gli insaccati appunto. In particolare l’attenzione è rivolta su nitrati e nitriti che spesso sono utilizzati come conservanti, ma non solo: attenzione anche ai ftalati, presenti nelle confezioni di plastica. Occhi aperti poi sui bisfenoli che sono utilizzati per rivestire le lattine di metallo per prodotti alimentari; infine, le sostanze perfluoroalchiliche (PFC) presenti nella carta e imballaggi resistenti al grasso. Una lunga lista dalla quale bisogna difendersi e l’unico modo è ridurre il consumo di quegli alimenti o prodotti che le contengono. Così già diminuire il consumo di cibo in scatola è un primo passo per diminuire l’esposizione al bisfenolo, mentre eliminare dalla propria dieta i cibi confezionati o lavorati significa ridurre l’esposizione ai ftalati.
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