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Pranzo al museo

Data Pubblicazione: 30/01/2017

Pranzo al museo
La cucina è un'arte e cosa c'è di meglio che gustarla seduti in un museo? Sempre più diffusa la moda del Pranzo al museo per chi vuole unire il fascino del cibo con quello della cultura. Anche in Italia sta prendendo piede l'usanza di gustarsi un piatto di alta cucina tra un dipinto ed una scultura... Un modo per ristorarsi dalle 'fatiche' dell'arte per i visitatori, ma anche di arricchire le casse dei musei. Ormai il trend sta prendendo piede un po' ovunque tanto che la scelta del museo è spesso correlata con l'offerta enogastronomica. Giusto o sbagliato che sia, l'unione tra museo e cucina offre un'opportunità unica: godersi le meraviglie della tavola in luoghi magici. Certo non è una scelta alla portata (è proprio il caso di dirlo) di tutti, ma tant'è. I prezzi sono spesso elevati ma l'esperienza è di quelle da ricordare.

Pranzo al museo: Milano da mangiare (e vedere)

In Italia il pranzo al museo è possibile alla Triennale di Milano. Impossibile resistere alla sosta sulla Terrazza, osteria con vista sul parco Sempione con cucina curata dallo chef stellato Stefano Cerveni. Non serve cambiare città per gustare i piatti di Enrico Bartolini: doppia stella che brilla al Mudec unendo passato e presente per creare nuovi sapori.

Da Torino a Roma: l'Italia a tavola (al museo)

Non solo Milano: godersi un menu stellato in un museo è esperienza da fare anche dalle parti di Torino e Roma. In Piemonte al Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli si possono gustare le incantevoli invenzioni di Davide Scabin, chef stellato del Combal.Zero. Spostiamoci nella Capitale, direzione Open Colonna. Qui lo Chef Antonello Colonna vi offrirà piatti che uniscono tradizione culinaria romana e modernità. Menu per tutte le tasche: si parte da 16 euro per uno spuntino veloce e si arriva ai 95 euro per una degustazione gourmet in sei portate.

Da Londra a Parigi: aggiungi un posto al museo

Se in Italia il pranzo al museo è una moda che soltanto di recente sta prendendo piede, all'estero le possibilità non mancano. Da Londra a Parigi è tutto un miscuglio di arte e cucina che lascia soddisfatti la vista, il cuore e il palato. E allora impossibile non salire fino al nono piano del Tate Modern, il museo d'arte contemporanea di Londra. Qui c'è il ristorante dove gustare prelibatezze buttando un occhio alla cattedrale di St Paul o al Millennium Bridge. Attraversiamo l'oceano per approdare al MoMa di New York. Lo chef bistellato Abram Bissell ci accompagnerà nella degustazione delle sue creazioni al ristorante TheModern. Ingredienti di qualità e menu da leccarsi i baffi... Insalata di avocado, cetriolo e menta o ancora gnocchi di patate con ravanelli e tartufo nero o una spigola con cassoulet di piselli e fave. Ce n'è per tutti i gusti! Ritorno in Europa per una pausa a Bilbao. Qui ad arricchire il Museo di Arte contemporanea Guggenheim c'è il ristorante Nerua. Lo chef stellato Josean Alija vi delizierà con piatti innovativi e molto curati. Ogni prodotto è studiato fin nei minimi dettagli tanto che dietro ad ogni menu c'è almeno un anno di preparazione. Non fa eccezione cipolla bianca, merluzzo e salsa al pepe verde, uno dei piatti realizzati da Alija... Una delizia è che stata anche al centro di una mostra ospitata al Museo Marittimo. A conferma che la cucina è arte. Siete in vena di romanticismi? Salto a Parigi, al Palais de Tokyo. Qui potete decidere di sostare al ristorante Monsieur Bleu e godervi lo spettacolo della Senna e della Torre Eiffel. Emozioni mozzafiato. Prima di decidere di pranzare al museo, leggete Il Galateo del buon visitatore di mostre e musei.
Pubblicata il 30/01/2017

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