Il galateo del buon visitatore di mostre e musei
Data Pubblicazione: 12/11/2015
Quando si parla di arte
L’arte è una fuga dalla quotidianità, e questo vale tanto per l’artista quanto per il fruitore appassionato. Ci si reca nei musei e alle mostre per lasciarsi alle spalle gli affanni ed immergersi in un mondo incantato di forme e colori straordinari. Tuttavia, ogni giorno, mostre e musei di tutte le nazioni vengono presi d’assalto da migliaia di visitatori. Non tutti propriamente appassionati, non tutti desiderosi di tenere un comportamento adeguato, rispettoso nei confronti degli altri visitatori. Ma qual è il galateo da seguire quando si visitano questi templi dell’arte?Ecco le principali regole per il galateo del buon visitatore di mostre e musei
- In primo luogo, prima di entrare, bisogna ricordarsi di spegnere il cellulare. Poche cose arrecano fastidio quanto un cellulare che continua a squillare nella quiete circostante.
- In secondo luogo, bisogna mantenersi in silenzio. Sia che si desideri parlare dell’ultima partita di calcio, sia che si abbia voglia di esternare l’entusiasmo suscitato da una delle opere esposte, bisogna limitarsi ad ammirare. Più tardi, all’uscita, ci sarà tempo per commentare ed esporre le proprie idee su quello che si è visto.
- In terzo luogo, il galateo del buon visitatore di mostre e musei raccomanda di non rimanere per troppo tempo di fronte ad un’opera esposta, a meno che la sala non sia completamente vuota. Dopo aver sostato davanti all’opera per un tempo ragionevole, lasciare spazio agli altri. Niente impedirà di ripassare di lì prima di uscire per godere ancora un po’ di quel capolavoro.
- Anche la distanza dall’opera è importante. Collocarsi a pochi centimetri da un quadro o da una scultura potrebbe far scattare i sensori, provocando l’attivazione dell’allarme.
- Bandite macchine fotografiche e flash. Non importa ciò che dice il regolamento del museo (a volte le fotografie senza flash sono tollerate), scattare fotografie in genere è vietato dal galateo del buon visitatore di mostre. Del resto, perché perdere tempo a procurarsi una fotografia buia, incapace di restituire le emozioni che ha regalato l’opera? Piuttosto, una volta a casa, fare una ricerca sul web: è probabile che un’immagine in alta definizione dell’opera sia presente.