La regola dei cinque secondi
Data Pubblicazione: 23/10/2016

BATTERIO DELLA SALMONELLA
Tuttavia, come a volte accade nel mondo scientifico, le certezze granitiche possono essere messe in crisi da altre ricerche.
E quanto detto vale proprio per le due ricerche di cui si è parlato.
Nei giorni scorsi, sulla rivista "Slate", è stato pubblicato un articolo su una ricerca che sembrerebbe instillare il tarlo del dubbio relativamente alla non veridicità della "regola dei cinque secondi". Lo studio è stato condotto da alcuni ricercatori del polo universitario di Aston e in estrema sintesi i risultati a cui si è giunti avrebbero messo in luce come il parametro del tempo e il tipo di superficie su cui il cibo "impatta" siano elementi importanti per capire se un alimento si è contaminato o meno.
Nel corso dello studio i ricercatori hanno effettuato dei test con cibi di vario tipo e su diverse tipologie di superfici. Quello che sarebbe stato appurato smentirebbe i risultati delle ricerche precedenti, perchè gli studiosi dell'università inglese sarebbero arrivati a scoprire che la tempistica di aggressione dei batteri verso il cibo può variare da pochissimi secondi a mezzo minuto e che tale diversità dipende dal tipo di superficie su cui cade il cibo e dal tipo di alimento.
Va usato il condizionale perchè lo studio non è ancora stato pubblicato e anche gli stessi autori della ricerca si mostrano prudenti, affermando che "ad ogni modo mangiare del cibo caduto a terra comporta comunque un rischio di infezione".
Insomma, nel caso in cui il cibo finisca a terra è sempre meglio evitare di consumarlo comunque e rassegnarsi a buttarlo via.
Cubetti di ghiaccio e igiene
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