Disturbi alimentari, la causa è nel cervello
Data Pubblicazione: 17/08/2018

Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Neuroscience e potrebbe essere utile per la cura dei disturbi alimentari. La ricerca ha indagato le funzioni cerebrali che sottintendono il processo decisionale, analizzando i due meccanismi che sono alla base della scelta del cibo. In particolare secondo tale teoria prima di scegliere un alimento ne valutiamo alcune caratteristiche, come ad esempio bontà e salubrità. Alla fine di questo processo decisionale arriva la scelta del cibo con il valore più alto, considerando anche l’importanza che diamo a tutte le varie caratteristiche analizzate.
Disturbi alimentari, cause anche anatomiche: la ricerca sull’autocontrollo
I ricercatori hanno visto quali sono le strutture cerebrali coinvolte in tale processo e se la loro anatomia potesse in qualche modo aiutare a predire la scelte alimentari. Lo studio ha utilizzato alcune scansioni cerebrali di persone sane (45 uomini e 78 donne) alle prese con scelte sul cibo. Analizzando i vari dati e confrontandoli anche con quelli di tre studi precedenti, i ricercatori sono riusciti ad individuare un legame tra il volume della corteccia prefrontale dorso-laterale e ventromediale e il controllo alimentare: a maggiore volume corrisponde un migliore autocontrollo. In pratica l’indagine ha mostrato come persone con un maggior volume di materia grigia avevano una maggiore capacità di autocontrollo. Questi dati aprono interessanti prospettive per la cura dei disturbi alimentari: “In futuro – spiegano i ricercatori – potremmo pensare ad interventi per cambiare la densità di materia grigia presenti in queste regioni”.