Data Pubblicazione: 15/09/2017
La dieta uva prevede l’assunzione esclusivamente di questa frutta. Si tratta di un regime alimentare monodieta e per questo, come tutti gli altri schemi alimentari che prevedono l’utilizzo di un solo cibo, non ben visto dalla comunità scientifica.
Partiamo con il dire che la dieta dell’uva per dimagrire è consigliata per chi è alle prese con determinate patologie: astenia, stanchezza psicofisica, affaticamento, stitichezza, abbassamento delle difese immunitarie, anemia, reumatici, calcoli, cistite, ipertensione, colesterolo alto, pelle impura, attacchi febbrili. Sconsigliata, invece, a chi soffre di diabete.
Con la dieta uva, occorre mangiare soltanto tale frutto per 2 o 3 settimane circa. Questo regime alimentare è preferibile ripeterlo ogni anno durante il periodo della vendemmia. L’uva va mangiata a volontà, senza avere orari fissi o limiti di quantità. Nei primi giorni è possibile avere un po’ di fame e allora la dieta uva prevede che si possa mangiare un po’ di pane il primo e il secondo giorno. Poi però occorrerà mangiare soltanto uva.
Dieta dell’uva: il parere della comunità scientificaCome detto la comunità scientifica non guarda con positività a questo tipo di regime alimentare. Se l’uva nella dieta è prevista come qualsiasi altra frutta, il problema è il suo consumo esclusivo. Tutte le diete monotematiche hanno un aspetto molto negativo: impediscono all’organismo di assumere tutti i nutrienti fondamentali. Impossibile pensare di trovare in un unico cibo tutti i micro e micro nutrienti necessari. Altro aspetto da tenere presente per la dieta uva è il ritorno alla normalità. Quando si riprende a mangiare tutto si potrebbe andare incontro a tutta una serie di problemi. Per questo occorre sempre seguire un piano alimentare corretto che prevede la varietà dei cibi e non l’assunzione di un unico alimento.
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Pubblicata il 15/09/2017Le nostre rubriche
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