Forse il cibo non è la preoccupazione principale di chi va in crociera, ma sicuramente il palato, in vacanza, è importante: vediamo come mangiare in crociera. Diamo uno sguardo alle grandi navi.
Fare una crociera è diverso da qualsiasi altro tipo di vacanza tradizionale. Si vive per un periodo più o meno breve di tempo in un microcosmo galleggiante in cui la nave è tutto quello che c'è. Questo significa, tra le altre cose, che chi non è soddisfatto della cucina difficilmente potrà semplicemente scegliere un altro ristorante. E' difficile valutare la qualità della ristorazione in una crociera in modo generale, poichè molto dipende dalla compagnia, dalla nave e dalla fortuna. Comunque, le esperienze dei crocieristi possono aiutare a capire cosa ci aspetta quando decidiamo di passare una vacanza in nave. La giornata, in mare come a terra, inizia sempre dalla colazione. Il pasto più importante della giornata, nelle navi, sembra essere piuttosto standard e a base di frutta, cereali e yogurt. Tra le scelte salate possibili vi sono tutte le alternative classiche della colazione continentale, dai formaggi agli affettati alle uova.
Il
problema grosso delle cucine delle navi è che dovendo rimanere diversi giorni al largo e nutrire, al contempo, migliaia di persone, si trovano ad affrontare diverse difficoltà nello stoccaggio e nella conservazione dei prodotti freschi.
La conseguenza è che la frutt
a potrebbe non essere sempre della qualità migliore o con un gusto molto marcato, soprattutto perchè per motivi di conservazione viene probabilmente acquistata ancora un po' immatura.
Pranzo e cena sono spesso basati su menù fissi in cui lo spazio per la personalizzazione è estremamente ridotto se non completamente inesistente. Anche in questo caso si possono capire le problematiche logistiche e organizzative dovute alla situazione e alle migliaia di bocche da sfamare.
Sembra però, a giudicare dalle molte critiche che vengono fatte alle navi da crociera,
che le cucine siano impreparate a gestire situazioni particolari, come quelle relative alle allergie.
Altrettanto
carente sembra essere la questione delle alternative vegetariane, mentre i piatti vegani difficilmente vengono proposti. In un'epoca in cui differenti abitudini alimentari e allergie sono all'ordine del giorno, forse una riformulazione della gastronomia da crociera dovrebbe essere considerata.
In linea di massima, considerando i problemi strutturali della ristorazione in crociera sembrano porre dei limiti quasi insormontabili alla qualità del servizio. Comunque, come detto in apertura, generalmente non si va in crociera per il cibo. E la scelta sembra essere saggia.